Addio stereotipi, benvenuta espressione di sé. Armani Code Parfum di Giorgio Armani riscrive da zero i codici dell’emblematica fragranza della maison, dando vita a una nuova era. Che guarda al futuro, che profuma di progresso, con sentori di bergamotto, iris e fava tonka, e che ha il volto di Regé-Jean Page, l’attore britannico che per Giorgio Armani oggi meglio rappresenta l’hic et nunc. «Sono dell’idea che più sei aperto ad accogliere e più sarai in grado di scrivere i tuoi codici personali e di trovare la tua morale. Penso che la curiosità sia la chiave verso il progresso. Percepisci di essere più forte ogni giorno se mantieni viva la curiosità, mentre lavori su te stesso». Ed è proprio un’era multiforme, quella in cui credono fermamente sia Giorgio Armani sia Regé-Jean Page. Il qui e ora che si evolve ogni secondo, scandito dalle lancette dell’orologio. «Vivo al meglio il presente, consapevole che tutto avanza. Il progresso apporta cambiamento. Un frammento di tempo dopo l’altro fa visualizzare una nuova idea davanti a te, è così che si arriva al futuro». Andare avanti, o detta all’inglese moving forward, è la morale che ci vuole insegnare Armani Code Parfum, una fragranza in perpetuo movimento che non vuole voltarsi a guardare ciò che è accaduto nel passato. «L’unico modo per progredire, a mio avviso, è di sentirsi continuamente consapevoli di se stessi. Si cresce e si cambia, come del resto fa anche il mondo attorno a noi. Ed è la cosa che più apprezzo del mio lavoro, quando mi trovo a collaborare su nuovi progetti, con persone stimolanti. Per questo mi piace pensarmi flessibile, in termini di accettazione dell’idea di cambiamento». 

Regé-Jean Page è il volto di Armani Code Parfum di Giorgio Armani. Qui scattato dal fotografo inglese Damon Baker
Regé-Jean Page è il volto di Armani Code Parfum di Giorgio Armani. Qui scattato dal fotografo inglese Damon Baker
Benoit Soualle

Cambiamento che, a livello olfattivo, vive di una sensibilità amplificata, grazie al jus realizzato da Antoine Maisondieu, lo stesso maestro profumiere che nel 2004 creò l’originale Armani Code, oggi dal nuovo cuore di iris. A differenza del primo sillage, questa versione Parfum mantiene l’essenza aromatica e boisé, ma si reinventa grazie a sfaccettature contemporanee, ottenute con tecniche innovative, come nel caso dell’ingrediente Vert de Bergamote che viene estratto mediante distillazione molecolare, per consentire di selezionare solo uno specifico segmento, per sprigionare una freschezza durevole. «Trovo i profumi molto affini alla musica. Entrambi sono viscerali, espressivi e arrivano dritti alle emozioni. La cosa bella è che, creando ogni volta una nuova melodia con note diverse, infondi un nuovo messaggio». Infatti l’input della nuova variante di Armani Code è da ricercare nella propria unicità, la cui sintesi perfetta è racchiusa nel cuore, grazie alla combinazione di due differenti note di iris, naturale e resinoide, esaltate da aldeidi e salvia sclarea e dal fondo di fava tonka del Brasile e di legno di cedro della Virginia, che attingono all’eredità del primissimo Armani Code. «Il profumo ha il potere di rivelare sempre nuove sfumature. Lo vedo su me stesso. Quando lo indosso, vengo a conoscenza di sfaccettature che si rivelano per la prima volta. Un po’ come quando scopro qualcosa di me attraverso un personaggio che interpreto. Ecco perché una fragranza è da definirsi personale. Non solo scalfisce la propria identità, ma ci racconta anche agli altri». Perché nel personale guardaroba olfattivo l’individualità deve sempre essere a proprio agio, in sintonia con le proprie emozioni. «L’autenticità è abitare pienamente se stessi. Si tratta di quel progresso di cui stiamo chiacchierando proprio in questo momento, della capacità di connettersi con il mondo e con le persone in maniera congeniale per entrambi, senza mai perdere la propria identità». 

Regé-Jean Page è il volto di Armani Code Parfum di Giorgio Armani. Qui scattato dal fotografo inglese Damon Baker
Regé-Jean Page è il volto di Armani Code Parfum di Giorgio Armani. Qui scattato dal fotografo inglese Damon Baker
Benoit Soualle

Che per Giorgio Armani è la raffigurazione del concetto di eleganza, perfetto accordo tra ciò che si sceglie di indossare e ciò che si ha dentro, e che lascia il segno. Un’impronta positiva sugli altri, come la definisce lo stesso Page. «Per me il miglior modo di lasciare il segno è la capacità di influire migliorando le esperienze altrui. Con il team di Armani ci siamo ritrovati a parlare spesso di come raccontare questa nuova era, dove importante quanto il progresso è proprio la connessione tra persone». L’uomo Armani Code è insomma il perfetto riassunto della dinamica che nasce dall’incontro tra le proprie convinzioni e la connessione con gli altri. «Lo imparo sul lavoro, come mi è accaduto di recente girando il film The Gray Man: c’era un’estrema generosità sul set. La costante crescita è il perfetto mix tra curiosità e generosità, con l’aggiunta dell’apprendimento e dell’esperienza che impari anche quando ti confronti con chi ti circonda». E a proposito di ciclicità, Armani Code guarda al futuro riscrivendo i nuovi codici del consumo di lusso. Lo fa grazie a un approccio responsabile, sia nella progettazione degli imballaggi, tutti sostenibili, e dell’utilizzo di ingredienti di origine naturale, provenienti da fonti rinnovabili, in particolare il bergamotto della Calabria e la salvia sclarea della Provenza. «Quando si parla di Pianeta, non esistono scelte neutre, tutto è una scelta. Ognuno è coinvolto in quello che fa qualcun altro, in quello che compra, in quello che consuma, in quello che sostiene. Trovo incoraggiante quando un marchio cerca di aiutare pensando a una via più responsabile. E io stesso mi sento sollevato quando le mie scelte possono essere più utili. Spero sempre di fare meglio ogni giorno. Più siamo riflessivi e più tutti insieme saremo più consapevoli». Armani Code Parfum ha anche un flacone che è pensato per durare nel tempo. Può essere ricaricato all’infinito, riducendo così il consumo di vetro del 38% e di metallo del 67%, mentre il vaporizzatore e le ricariche sono realizzati con il 15% di materiali riciclati post-consumo, creando una dinamica circolare senza perdere la bellezza del packaging, total black con accenti argentati. Packaging che, per Regé-Jean Page, ha la stessa attitudine di un giaguaro, «forte e potente ma sofisticato, con una certa sinuosità nel movimento delle linee».

Armani Code Parfum di Giorgio Armani, con note di testa luminose, un cuore di iris e un fondo imponente di assoluta di fava tonka e cuore di legno di cedro (75 ml, 114 €, armanibeauty.it)
Armani Code Parfum di Giorgio Armani, con note di testa luminose, un cuore di iris e un fondo imponente di assoluta di fava tonka e cuore di legno di cedro (75 ml, 114 €, armanibeauty.it)