“Dunque ci risiamo. Sono… morto di nuovo. E a distanza di pochi mesi. Questa volta non mi limiterò all’ironia, mi rivolgo alla Polizia Postale”: parla Marino Bartoletti
“Dunque ci risiamo. Sono… morto di nuovo. E a distanza di pochi mesi. Provo a prenderla sul ridere (anche se stavolta qualcuno la pagherà davvero cara, perché persino le carogne e gli avvoltoi dovrebbero avere il senso del limite)”: così in un post Facebook Marino Bartoletti, che stavolta ha davvero e giustamente perso la pazienza. Sempre sul social si legge: “… Secondo voi io perdo tempo a morire proprio alla vigilia del settantacinquennale del Festival di Sanremo con tutte le cose che ho da fare? Un affettuoso vaffa…, cari sciacalli. Per ora vi affido alle coccole della mia affezionata comunità, che penso sia felice di avermi vivo ancora (molto) a lungo”.
Insomma, una, l’ennesima fake news. E la cosa non riguarda solo Bartoletti perché sono tanti i personaggi famosi presi di mira sul web e vittime di fake news di questo tipo. E Bartoletti al Corriere spiega: “Questa volta non mi limiterò all’ironia, penso che si debba fare qualcosa a livello legale quindi mi affiderò alla Polizia Postale. Sono consapevole del fatto che non sarà facile trovare i colpevoli e addebitare un reato preciso anche se da queste fake news loro traggono un vantaggio economico”. Una decisione saggia e doverosa, in un tempo nel quale combattere le fake news è sempre più fondamentale.
E il giornalista, che sta per compiere 76 anni, è stato vittima ben due volte di questo tipo di bufala: “Si dice sempre che sarebbe bello vedere il giorno del proprio funerale: in parte mi è successo. Vedo tante persone che mi vogliono bene, mi scrivono in privato per chiedermi come sto. L’affetto fa sempre piacere ma bisogna iniziare a fare capire a chi produce queste fake news che non può passare tutto impunito“.
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