Altri animali, il sorprendente documentario di Guido Votano su due supereroi veterinari
Salvare tutti gli animali. Subito, in fretta, senza troppe storie. Altri animali – di Guido Votano – è un documentario su due supereroi. I veterinari Monica Pais e Paolo Briguglio, titolari della Clinica Due Mari di Oristano, non guardano in faccia a nessuno. Al posto del mantello qualche camicia sudata. Al posto dei raggi gamma che escono dagli occhi una tac ultimo modello per scovare mali e fratture. Al posto di camminare sui muri o volare nel cielo, le mani ferme da chirurghi che scuciono e ricuciono pance rasate di cani, gatti, tartarughe, volpi, cinghiali, falchi, civette, conigli, galli, pecore.
Un ER – Medici in prima linea ad altezza coda, zampe, tartufo. In quell’attraversamento di strada, ambulatori più laboratori e screening, non si manda mai via nessuno. La medicina al servizio del vivente. Il cuore oltre l’ostacolo. L’umanità prima di ogni possibile cinismo. “Lavoriamo con gli affetti delle persone”, dicono i due protagonisti mentre scorrono come un rullo compressore interventi con trapani e lime per ricomporre arti spezzati. Eppure ai Due Mari bussano vagabondi e disgraziati, viventi muti e senza tessera sanitaria, gli ultimi oltre gli ultimi che non hanno niente da offrire se non uno sguardo di gratitudine.
Crudo nella sua esposizione diretta dei malati, delle operazioni, delle degenze, delle diagnosi infauste, quasi fosse la macchina da presa di Frederick Wiseman che non si può spegnere, Altri animali è un documentario col vizio della comprensione e del rispetto, della vicinanza e dell’amore, verso chi si inquadra e segue. Non per forza un male, anzi. Il delfino morto spiaggiato con la coda mozzata e il cane con una zampa distrutta da una roncolata assassina rimandano sempre alla stessa terribile storia: ci sono viventi di serie A e altri di serie B. Per fortuna, allora, che ci sono Pais e Briguglio, due ai quali, così al primo sguardo, affideresti anche la ricomposizione del tuo osso del collo.
Intanto loro spiegano che da quando giovani, carini e occupati a studiare all’università – Monica e Paolo coppia nel lavoro e nella vita da oltre vent’anni – la professione del veterinario si è trasformata come poco altro attorno: i macchinari fanno diagnosi e salvano vite, i clienti non sono più solo donne single di una certa età, modello gattare del vicepresidente Vance, ma coppie, famiglie con bambini, che non si vergognano più di provare affetto verso i propri animali domestici. Infine, così perché Altri animali getta semi che potranno fiorire, c’è anche una planata a volo di drone su un canile con 220 cani bello pulito, largo e ombroso, ma anche molti primi piani ravvicinati ai musi splendidi di cavalli, asini e maiali di un centro di recupero fauna molto artigianali, ma pieno di speranza e di cuore. Insomma, il benessere animale come cura a attenzione dei benedetti santuari che dovrebbero diventare legge, ma anche il reinserimento in cattività, sempiterno interrogativo ecologista, che qui ritorna per tanti selvatici riaggiustati e rilasciati in libertà nel bosco e nei mari proprio come finiva Io sto con gli ippopotami con Bud Spencer e Terence Hill. Monica Pais è stata autrice del best seller Animali come noi (TEA, 2019). Altri animali potete vederlo il 24 gennaio al Madison di Roma; il 31 gennaio all’Alfellini di Grottaferrata; il 19 febbraio all’Anteo CityLife di Milano.
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