Saluta gli Australian Open, ma il match con Shelton consegna una versione inedita di Sonego: la rinascita non è solo in classifica
Si ferma nei quarti di finale la corsa di Lorenzo Sonego all’Australian Open 2025. Sulla Rod Laver Arena, l’azzurro lotta punto su punto, ma alla fine cede in quattro set al giovane statunitense Ben Shelton, con il punteggio di 6-4 7-5 4-6 7-6. Una partita che chiude un percorso memorabile per il torinese, aprendo nel migliore dei modi un anno che potrebbe riproporlo nelle posizioni utili per una testa di serie negli Slam. Intanto questi 400 punti gli consentono di scalare ben 20 posti nel ranking, tornando al numero 35 della classifica. In semifinale quindi va Ben Shelton. Lo statunitense fa suoi 800 punti e balza al 14esimo posto. Per lui si tratta della seconda semifinale Slam in carriera, dopo quella giocata allo Us Open 2023.
Uno smash. Il colpo del rammarico, quello che (forse) ha deciso la partita. Quello che, di fatto, ha consegnato il secondo set a Ben Shelton, indirizzando il match, che a quel punto si è fatto durissimo da scalare. Un filo di amarezza all’interno di una prestazione di altissimo livello, piena d’orgoglio, che ripropone un Lorenzo Sonego di enorme spessore; come non si vedeva dagli Internazionali d’Italia 2021 (l’edizione che lo vide portare al terzo set Novak Djokovic in semifinale). Una partita che ha messo in mostra una versione dell’azzurro inedita, con 92 discese a rete e un rovescio molto più incisivo e solido del passato. Quest’ultimo è sempre stato il colpo più problematico, eppure contro Shelton si è rivelato la vera sorpresa. Avrebbe meritato il quinto set, ma alla fine hanno fatto la differenza i dettagli e la maggior attitudine di Shelton a giocare questi match, nonostante la giovane età (lo statunitense infatti era al suo terzo quarto di finale Slam).
Come da pronostico, i primi minuti di match sono caratterizzati dai servizi. Né Sonego, né Shelton concedono chance. Poi, sul 3-3, le palle break arrivano, sono tre e sono per l’azzurro. Lo statunitense fa valere la prima e alla fine si salva. Il primo set entra nella sua fase calda, e sul 4-4 è Shelton ad avere le occasioni. Sonego annulla la prima con un diritto in avanzamento, ma il secondo diritto è fuori misura. Ormai è troppo tardi per recuperare; Shelton chiude agevolmente a zero con un ace centrale: 6-4.
L’onda lunga del set d’apertura, come spesso accade, si fa sentire anche all’inizio del secondo. Sonego rischia ancora, concede due palle break, ma le annulla entrambe (una con un numero incredibile: una volée in tuffo che torna nel campo dell’azzurro). Game complicato anche sul 2-2. Sonego sbaglia lo smash e regala un’altra occasione a Shelton. Il servizio aggiusta però tutto, la risposta dello statunitense è imprecisa. L’inerzia è chiara, il break purtroppo è nell’aria, e alla fine arriva. Sul 3-3 un grande diritto lungolinea di Shelton atterra sulla riga. L’azzurro sembra all’angolo, e invece ecco la reazione. Chiamato a servizio per il secondo set, lo statunitense si disunisce e Sonego si costruisce tre palle del contro-break. La seconda è quella buona, il diritto di Shelton finisce in rete: 5-5. Uno sforzo che si rivela inutile. Un doppio fallo e un grave errore con lo smash condannano l’azzurro a cedere nuovamente il servizio, e questa volta non c’è spazio per recuperare. Shelton chiude agevolmente poco dopo sul 7-5.
Autorevole, preciso e attento. È come appare Sonego nella prima fase del terzo set. L’azzurro prova ad alzare il proprio livello, concentrandosi maggiormente sui propri turni al servizio. I game così scorrono via veloci: 2-2, 3-3, 4-4, 5-4. Qui Sonego recupera, passando da 40-0 a set point. Ne ha due. Sul primo il passante di diritto del torinese è largo, ma sul secondo è Shelton a sbagliare con il diritto in lunghezza: 6-4 e il match è riaperto.
Il quarto parziale segue l’andamento del set appena concluso. Sonego ha alzato il proprio livello di gioco e continua a non concedere niente al servizio, in attesa dell’occasione in risposta. Questa arriva sul 3-2, ma Shelton la salva con una grande prima di servizio. Il torinese continua a rispondere benissimo, comandare il gioco, spingere. Sul 5-4 lo statunitense si ritrova ad affrontare una nuova situazione delicata, ma stavolta non concede palle break. Un’occasione che invece regala Sonego subito dopo. Due, nello specifico. Sulla prima Shelton sbaglia malamente la risposta, sulla seconda smash comodo dell’azzurro. Si va al tie–break. Mini-break Sonego, risposta Shelton e poi ancora allungo dello statunitense. Due errori gravi dell’azzurro vengono subito cancellati da una bella risposta e uno smash facile: 3-3. Un passante violento di Shelton non riesce ad essere attutito a rete da Sonego. C’è ancora un mini-break, e questa volta è quello decisivo. Shelton chiude con un diritto che l’italiano riesce solo a sfiorare.
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