Kimbal Musk, il fratello di Elon incontra Giuli a palazzo Chigi: “Abbiamo un progetto”. Le opposizioni: “Il ministro spieghi i contenuti”
Kimbal Musk, il fratello minore di Elon, ha incontrato a palazzo Chigi il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Insieme a Musk junior, che indossava un cappello da cowboy, c’era Andrea Stroppa, referente in Italia del patron di Tesla e SpaceX. Nel gruppo anche Veronica Berti, moglie del tenore Andrea Bocelli: “Lo abbiamo accompagnato in un giro in diversi ministeri per capire come funziona, abbiamo un progetto“, ha detto. A quanto apprende l’agenzia AdnKronos, Musk junior ha voluto presentare al ministero alcuni progetti di una delle sue società, che si occupa di intrattenimento culturale attraverso nuove tecnologie. Imprenditore e ristoratore, il 53enne Kimbal (un anno più giovane di Elon) è un attivista per il diritto al diritto al cibo e le pratiche agricole sostenibili: ha fondato due catene di ristoranti, The Kitchen e Next Door Eatery. Siede nel consiglio d’amministrazione di Tesla e sui social si definisce “chef, ristoratore, filantropo e imprenditore del settore alimentare”: “Per oltre due decenni”, si legge sul suo profilo sul sito della casa automobilistica, “ha co-fondato e investito in aziende nei settori della tecnologia, dell’ospitalità, dell’intrattenimento e dell’agricoltura. La sua missione personale è dare potere agli innovatori e ampliare le tecnologie sostenibili che aiutano a contribuire a un futuro più felice e più sano”.
L’incontro è durato circa 45 minuti: c’è stato tempo anche per una stretta di mano dell’ospite con la premier Giorgia Meloni, che ha già avviato una trattativa con il fratello Elon per acquisire la tecnologia satellitare Starlink. “Di cosa abbiamo parlato? Solo cose belle, è troppo presto per anticipare, però si parla di cose belle”, ha risposto Giuli ai cronisti. “Se riguardano l’Italia? Anche, di più non posso dire sennò si va troppo avanti. In quali settori? Se ci sono io in genere si parla di cultura, tutti i rami della cultura”. La risposta però non soddisfa le opposizioni. Irene Manzi, capogruppo Pd in Commissione Cultura alla Camera, chiede di “spiegare i contorni dell’incontro“: “A quanto dichiarato, sarebbe in corso un misterioso “progetto” che, a detta degli stessi protagonisti, li sta portando “a fare un giro per alcuni ministeri per capire come funziona”. Ci chiediamo: di quale progetto si tratta? Quali sono le modalità di partecipazione dei ministeri e in che modo? Al momento rileviamo con sconcerto che palazzo Chigi sembra essersi trasformato in una dépendance di Musk, dove referenti aziendali e familiari vengono ricevuti per facilitare le relazioni all’interno delle istituzioni pubbliche, senza alcuna trasparenza sui motivi e sugli obiettivi”.
“Alessandro Giuli, in qualità di ministro della Cultura, ha il dovere di rispondere e non di fare battutine criptiche“, affondano in una nota i parlamentari del Movimento 5 stelle nelle Commissioni Cultura. “L’incontro si è svolto a palazzo Chigi, una sede istituzionale, non a casa sua. Proprio per questo motivo, ha l’obbligo di spiegare pubblicamente cosa si sono detti, quali temi sono stati affrontati e quali eventuali accordi o progetti sono stati discussi”: Riccardo Magi, segretario di +Europa, si chiede pubblicamente: “A quale titolo il fratello di Musk è stato ricevuto? C’entra Starlink? Perché l’incontro si è tenuto nella sede del governo e non in quella del ministero? Quanti altri imprenditori italiani che vorrebbero parlare di “cose belle” sono stati ricevuti in pompa magna nella sede del governo italiano? Tutte domande a cui Giuli deve rispondere quanto prima davanti al Parlamento. Una cosa è certa: a Giorgia Meloni piace così tanto la famiglia tradizionale che ai parenti suoi e a quelli degli amici riserva sempre un trattamento di favore”, attacca.
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