De Luca: “Le cause del nuovo antisemitismo? Netanyahu sta facendo un danno immenso”. E attacca La Russa, la destra e Musk
Ha scatenato polemiche nella comunità ebraica napoletana il discorso tenuto ieri dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al teatro San Carlo di Napoli in occasione della Giornata della Memoria. In un passaggio del suo intervento sulle cause del nuovo antisemitismo, il politico dem è tranchant contro il governo israeliano: “La Notte dei cristalli è lontana, il rastrellamento nel ghetto di Roma è lontano, perfino le immagini di Auschwitz sono lontane, ma sono vicine davanti a noi le immagini dei bambini morti di freddo a Gaza. Il danno che sta procurando il governo Netanyahu è immenso. Non è facile – continua – ma dobbiamo ricordare a tutti che Israele non è Netanyahu, che Israele è un popolo di grande civiltà, Rabin si è giocato la vita per trovare una forma di convivenza con i popoli del Medio Oriente. Ma dobbiamo anche sapere che quello che sta succedendo a Gaza produrrà decine di migliaia di nuovi potenziali terroristi“.
E aggiunge: “Hamas ha dato vita a un atto di barbarie. Chi rapisce esseri umani è un barbaro e non ha giustificazione. Ma la forza della democrazia è la capacità di rispondere alla civiltà del delitto con la civiltà del diritto. E se hai 50mila morti e ogni famiglia con un morto, tu avrai inevitabilmente nei prossimi anni decine di migliaia di giovani e adolescenti che penseranno alla vendetta, non alla convivenza”.
De Luca sottolinea che la democrazia non è compatibile coi fondamentalismi religiosi, che siano cristiani, islamici o ebraici. E invoca un’azione della comunità internazionale, come ormai fa dai tempi della guerra tra Russia e Ucraina: “La comunità internazionale deve assumersi responsabilità. Sentirete ripetere: ‘Speriamo che la tregua duri a Gaza e Medio Oriente, dobbiamo realizzare due popoli e due Stati”. È chiaro che oggi le condizioni per la pace non ci siano – aggiunge – Ci sono le condizioni per un cessate del fuoco ma per la pace no, perché si sono accumulati fiumi di odio. Ma qui la comunità internazionale deve decidersi a dare valore agli organismi internazionali. L’Onu non può diventare un guscio vuoto irriso da tutti quanti. Le Corti internazionali devono avere un peso per le decisioni che assumono, il diritto internazionale non può valere a corrente alternata“.
E puntualizza: “Dobbiamo creare noi dall’esterno di questi paesi le condizioni per avviarci lentamente a creare due popoli e due Stati. Da soli quei popoli non ce la faranno. Mi auguro ovviamente che la comunità internazionale voglia assumersi questa responsabilità, altrimenti fra pochi anni avremo il ripetersi della tragedia e l’estensione in tutto il mondo occidentale di una nuova ondata di antisemitismo. E sarà davvero una tragedia”.
Poi un riferimento a Elon Musk, seppure non esplicitamente menzionato: “Un signore che è il più ricco del mondo sta oggi incoraggiando i neonazisti tedeschi ad andare avanti. Una vergogna“.
Non manca neppure una stoccata alla destra di governo e in particolare a Ignazio La Russa: “Nel corso dei decenni gli anticorpi insieme con la memoria hanno finito quasi per dileguarsi. E così in Italia abbiamo conosciuto, non tanti decenni fa ma oggi, episodi vergognosi, manifestazioni di centinaia di giovani che a Roma si incontrano e propongono saluti fascisti e alte autorità istituzionali che con orgoglio rivendicano il fatto di tenere in casa il busto di Mussolini. Si sono quasi consumati gli anticorpi”.
Nel finale del suo discorso, De Luca rivolge un pensiero alla senatrice Liliana Segre: “Dobbiamo inginocchiarci di fronte a questa grande donna. Sapere che sia minacciata, offesa, oltraggiata è qualcosa che ci deve far umiliare tutti quanti. Vorrei garantire a Liliana Segre che faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per tenere vivi i valori che hanno consentito a lei di sopravvivere a quella tragedia. Un grande abbraccio a lei da tutti quanti noi”.
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