Chiara Ferragni ha già versato 3,4 milioni di euro per i casi del Pandoro e delle uova
Mentre il gossip infuria, Chiara Ferragni – rinviata a giudizio per truffa aggravata – comparirà davanti a un giudice, il prossimo 23 settembre. In aula però non si saranno le parti offese individuate dai pm di Milano. L’imprenditrice digitale – a quanto risulta all’Adnkronos – ha già versato 3,4 milioni di euro dopo che l’indagine è diventata di dominio pubblico. Un vero salasso che però non ha garantito all’imprenditrice di chiudere l’affaire.
In particolare, l’influencer da 28,6 milioni di follower, ha versato un milione al Regina Margherita di Torino a sostegno dei bambini malati. Un modo per riparare all’”errore di comunicazione” che avrebbe indotto i consumatori ad acquistare il pandoro, a prezzo maggiorato, pensando di effettuare una donazione benefica all’ospedale. Lo scorso luglio, invece, c’era stato l’annuncio dell’Antitrust del bonifico, da parte di Chiara Ferragni, di 1,2 milioni di euro all’impresa sociale ‘I Bambini delle fate’ per l’iniziativa legata alle uova pasquali.
Oltre al cambio della gestione interna delle sue aziende, l’imprenditrice aveva siglato, a fine 2024, un accordo con il Codacons e l’Associazione utenti servizi radiotelevisivi (gli enti che l’avevano querelata) per versare una somma di risarcimento agli acquirenti del pandoro e donare 200.000 euro a un ente in difesa delle donne vittime di violenza. Iniziative che non sono bastate per ottenere l’archiviazione. “Credevo sinceramente – le prime parole dell’influencer – che non servisse un processo per dimostrare di non aver truffato nessuno. Convivere per ancora chissà quanto con questa accusa, che ritengo del tutto ingiusta, pesa su di me e, di riflesso, sulla mia famiglia e sulle persone con cui lavoro. Sono però serena e ancor più determinata, certa che la mia innocenza verrà pienamente dimostrata”.
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