Passeggeri furiosi protestano con urla e pugni sulle cappelliere: erano bloccati da cinque ore su un aereo senza aria condizionata
Erano fermi da ore in uno spazio chiuso, forse angosciati e anche un po’ scocciati da quell’attesa estenuante che sembrava non finire mai. Inevitabilmente, quindi, hanno iniziato a protestare. Come? Sbattendo i pugni contro le cappelliere nel tentativo di richiamare l’attenzione del pilota, che invece era rimasto chiuso nella sua cabina. È quanto successo sul volo AI909 di Air India, inizialmente programmato per partire alle 8.25 da Mumbai e arrivare, due ore più tardi, a Dubai. Ma alle 13 i passeggeri erano a bordo del velivolo. Ancora fermo nell’aeroporto della capitale indiana. In quelle cinque ore, “eravamo senza l’aria condizionata, i passeggeri hanno iniziato a soffocare, ma l’equipaggio non ha fatto nulla per dare un po’ di sollievo. Almeno fino a quando i passeggeri non li hanno costretti ad aprire le porte e farli sbarcare“, scrive uno dei viaggiatori su Instagram, a corredo di un video che ritrae la scena delle proteste.
Il volo, infatti, sarebbe stato rinviato in seguito ad una serie di problemi tecnici che avrebbe costretto l’aereo a restare fermo sulla pista. Probabilmente si sperava che lo stop fosse breve e che, in poco tempo, l’equipaggio avrebbe avuto l’ok al decollo. Così non è stato. E quindi tutti hanno iniziato a chiedere almeno di poter scendere dal mezzo. Ma l’equipaggio pare non avesse dato loro il consenso a tornare in aeroporto e, a quel punto, i passeggeri hanno iniziato a protestare con veemenza, sbattendo le mani contro le pareti dell’aereo e la porta della cabina di pilotaggio. Solamente cinque ore dopo l’orario previsto per la partenza, e quindi alle 13, tutti i viaggiatori sono riusciti a scendere dal velivolo.
Alla fine, il volo è partito, ma con ben 11 ore di ritardo. L’aereo, infatti, è decollato alle 17.10 da Mumbai ed è giunto a destinazione alle 18.29, secondo i dati riportati da Flight Radar 24 e citati dal New York Post. E ora alcuni passeggeri chiedono a gran voce che le compagnie aeree siano ritenute responsabili dei ritardi e delle cancellazioni: “È ora che il Ministero dell’aviazione inizi a gestire tali incidenti con misure più severe“, conclude, infine, il passeggero che ha condiviso il video di quella spiacevole esperienza.
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