La Confessione di Peter Gomez stasera alle 20.15. Giletti e il messaggio a Cairo, Guerritore e le sliding doors – LE ANTICIPAZIONI
“Se sono di destra? Quando ci fu la questione di Berlusconi tutti dissero: “Giletti è di destra”, poi all’improvviso anche Il Fatto pubblicò la faccia di Giletti come Che Guevara con la barba”. Si infiamma così la quarta puntata della terza stagione di La Confessione con un sorridente Massimo Giletti chiuso in difesa, che alla fine regala un messaggio diretto a Urbano Cairo tutto da scoprire, dopo la rottura a seguito della improvvisa chiusura di Non è l’Arena su La7. Il programma condotto da Peter Gomez, in onda sabato 1° febbraio alle 20.15 su Rai3, avrà come ospiti proprio il celebre anchorman tv, da poco passato da La7 a Rai3 e l’attrice Monica Guerritore.
Giletti ha così provato a tergiversare di fronte alla domanda di Gomez. “Se fossi stato di destra Berlusconi l’avrei gestito così? Certamente no”, ha ricordato il 62enne giornalista torinese riferendosi all’intervista fatta a L’Arena all’ex presidente del Consiglio nel 2012, quando Berlusconi minacciò di andarsene dallo studio. Giletti ha definito quell’intervista al Cavaliere “una partita a scacchi”, mentre ha elogiato le capacità elusive di Maria Elena Boschi durante le interviste (“potrebbe anche parlare tre ore senza rispondere alle domande”), e ha spiegato come con Matteo Salvini ci sia “un rapporto storico” tanto che spesso il ministro dei Trasporti gli dà del tu. Gomez ha ricordato al suo ospite che quando si parlò sui giornali della sua candidatura a sindaco di Roma, lui non disse subito ‘no mai’, ma ‘ci posso pensare’. “Ma anche adesso mi hanno offerto. Se vuole una notizia… Non dico dove, ma anche adesso c’è stato qualcuno che ha chiesto di candidarmi“, ha concluso il conduttore de Lo Stato delle Cose.
Tra i tanti temi toccati nella prima parte del programma – tra questi il duro rapporto con il padre imprenditore, con la madre malata e con l’ex datore di lavoro che l’ha “allontanato” da La7, Urbano Cairo – Giletti ha difeso la scelta della premier Meloni rispetto al caso Almasri: “Di fronte alla lentezza della giustizia italiana, questa tempistica molto veloce mi risulta strana”. “Meloni usa strategicamente il mezzo televisivo. È una forma retorica, ma è bravissima in questo. Dico anche che la ragion di Stato ha sempre superato l’etica, il diritto e la morale. Bisogna vedere se questo hai il coraggio di dirlo pubblicamente oppure in maniera trasversale”. Giletti ha poi concluso: “Del resto in passato si facevano sparire personaggi sospetti che creavano problemi al paese: si davano agli americani”.
Nella seconda parte ha mostrato tutta la sua bravura e il suo fascino Monica Guerritore, icona del teatro italiano che a marzo inizierà a girare il suo film su Anna Magnani dopo un’attesa di due anni. Guerritore ha affrontato tanti momenti della sua vita sentimentale (il rapporto con Gabriele Lavia e Roberto Zaccaria) e professionale con particolare attenzione all’incontro sul set con Mastroianni (“non se la tirava tanto”) e Alain Delon , uno che non provava mai battute e movimenti in scena, ma che per la Guerritore fece un’eccezione. “Il provino con Strehler? E’ stata una sliding door”, ha poi ricordato Guerritore. “Lui cercava questa ragazzina di quindici anni e questa mia amica, che frequentava una scuola di teatro, disse: ‘Accompagnami, andiamo’. Arrivate là, c’erano talmente tante ragazze che io ho fatto finta di star male, ma poi siamo entrate e non abbiamo dato il nome. Quando ci siamo trovate sotto, nel palco, al buio, hanno fatto entrare dentro venti ragazze, e tra le venti, c’eravamo pure noi. Quindi mi sono trovata lì per caso“.
L’interprete di Scandalosa Gilda ha poi concluso l’aneddoto: “Erano i primi video che giravano per i provini e Strehler aveva ripreso tutte le ragazze tra cui me. Quando io poi me ne sono andata, non c’ho più pensato, lui ha rivisto questi provini, queste facce e ha notato questa ragazzina che assomigliava alla Bergman di cui però non si sapeva il nome, niente, e ha messo un annuncio sul giornale. Quando l’ho saputo da degli amici mi sono messa in contatto con la sua segretaria, ho preso il Settebello alle 9 da Roma e sono arrivata alle 15. Strehler è arrivato alle 19. Era bello come Von Karajan”.
La Confessione è un programma realizzato da Loft Produzioni, ideato da Luca Sommi e Peter Gomez, scritto da Cecilia Pandolfi ed Elena Rosselli, con la regia di Matteo Forzano, fotografia di Mauro Ricci, scenografia di Giorgia Ricci.
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