“La Cina sta costruendo una struttura militare grande dieci volte il Pentagono. Rifugio per gli attacchi nucleari”
L’indiscrezione è di quelle che fanno notizia. La Cina, scrive il Financial Times, sta costruendo un complesso militare enorme, si parla addirittura di un insieme di edifici dieci volte più esteso del Pentagono. Secondo l’intelligence Usa, la struttura potrebbe servire come centro di comando nel caso in cui il paese venisse coinvolto in un conflitto su scala regionale o, addirittura, globale. Il quotidiano finanziario riporta l’opinione di funzionari dell’intelligence statunitense che hanno avuto modo di visionare le immagini satellitari del sito: si trova a qualche decina di chilometri da Pechino, esteso per circa 600 ettari di terreno e comprensivo di profonde cavità per ospitare grandi bunker. L’obiettivo è chiaro, ossia dare rifugio ai funzionari politici e militari di più alto livello in caso di attacchi alla Repubblica Popolare, anche nucleari.
Considerata la grande attenzione cinese per gli anniversari e le simbologie, anche se in questo ci sarebbe molto di concreto, va sottolineato che la costruzione del complesso è iniziata a due anni esatti dall’inizio del 2027, anno in cui ricorrono i cent’anni dalla nascita del People’s Liberation Army, l’esercito di Pechino. Non solo: sempre secondo fonti dei servizi segreti afferenti a Washington, Xi Jinping avrebbe indicato proprio la data del 2027 come orizzonte temporale per rendere le forze armate del paese asiatico in grado di compiere un eventuale attacco nei confronti di Taiwan. La spinta riguarda anche la sfera nucleare, dimensione su cui la Cina punta con decisione. Nel 2024 c’è stato un incremento dell’arsenale atomico cinese pari a 100 testate (per un totale complessivo che ora dovrebbe aggirarsi attorno alle 600 unità) e le previsioni indicano che tale quota potrebbe attestarsi a mille entro il 2030.
Le forze armate cinesi – A fine 2024, il Dipartimento di Stato Usa ha pubblicato un report molto dettagliato che fornisce un quadro approfondito dello stato dell’arte della forza militare di Pechino. La marina cinese è già attualmente la più grande del mondo, disponendo di 370 navi e sottomarini, quota che arriverà a 435 entro il 2030. Oltre all’equipaggiamento in senso stretto, le autorità del paese asiatico hanno intrapreso anche una serie di riforme istituzionali per ammodernare le diverse unità delle forze armate anche dal punto di vista organizzativo. Un passo necessario, considerando che, sempre secondo il documento statunitense, la corruzione rimane un fenomeno endemico all’interno del People’s Liberation Army. Tutto questo sforzo di modernizzazione e adattamento, che comprende anche il nuovo enorme centro di comando in fase di costruzione, sarebbe funzionale al vero obiettivo finale del regime di Xi Jinping: la riunificazione con Taiwan, che dovrà essere realizzata non oltre il 2049, centenario della nascita della Repubblica Popolare dopo la guerra civile contro i nazionalisti guidati da Chiang-Kai Shek (che ripararono proprio sull’isola di Formosa).
Le indiscrezioni circa i preparativi del nuovo complesso arrivano pochi giorni dopo un’altra notizia significativa, indicativa della grande decisione di Pechino sul fronte militare. Dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina e delle sanzioni internazionali nei confronti di Mosca, e comunque ufficialmente a partire dal 2023, la Cina è diventata l’unico fornitore di gallio, germanio e stibio, alla Russia. Si tratta di sostanze chimiche necessarie per la produzione di armamenti, compresi quelli nucleari. Negli ultimi anni Pechino e Mosca si sono avvicinate molto dal punto di vista militare: le esercitazioni congiunte sono state numerose e, di recente, hanno riguardato anche aree il cui equilibrio è particolarmente delicato come quella del Mar Cinese Meridionale e quella nei pressi dell’Alaska. Lo scambio di informazioni e la cooperazione approfondita tra People’s Liberation Army ed esercito russo sono ancora all’orizzonte, ma la tendenza sembra vada in quella direzione. Al punto che il Cremlino ha chiuso entrambi gli occhi quando la Repubblica Popolare ha realizzato due avamposti del suo esercito in Tagikistan (paese in cui vi è la più grande base militare russa all’estero), in prossimità del confine con l’Afghanistan, paese di cui Xi Jinping teme il potenziale destabilizzante.
L'articolo “La Cina sta costruendo una struttura militare grande dieci volte il Pentagono. Rifugio per gli attacchi nucleari” proviene da Il Fatto Quotidiano.