Добавить новость
ru24.net
IL Fatto Quotidiano
Февраль
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28

Petizione al Parlamento Ue dei docenti precari “a vita”: “L’Italia non previene gli abusi”

0

Il caso dei precari italiani con servizio triennale reiterato torna a Bruxelles grazie ad un’istanza che sarà discussa il prossimo venti febbraio dalla Commissione per le petizioni del Parlamento Ue. L’iniziativa – sostenuta dall’europarlamentare di Avs Ilaria Salis – è stata promossa dal “Comitato precari uniti per la Scuola” ed è stata presentata dall’avvocata Maria Rosaria Altieri e da altre 49 persone che chiedono l’applicazione della direttiva 2013/55/UE contro l’abuso di reiterazione dei contratti a tempo determinato nell’ambito del sistema di formazione iniziale e del sistema di reclutamento. Stiamo parlando di quei maestri e professori che, pur avendo accumulato almeno tre anni di servizio a tempo determinato continuativo nella scuola pubblica, non sono ancora abilitati all’insegnamento e sono esclusi da un percorso di stabilizzazione: i cosiddetti supplenti a vita. Gente che ogni anno riceve un contratto che inizia magari a ottobre e termina alla fine delle lezioni o, nel migliore dei casi, il 31 agosto.

A partire dal 2025 l’abilitazione è diventata un requisito imprescindibile per partecipare alle procedure concorsuali per l’assunzione a tempo indeterminato. Tuttavia, per questi docenti esistono due principali tipi di percorsi abilitanti: quello ordinario (sessanta crediti formativi), con una selezione a numero chiuso, un tirocinio diretto nelle scuole e attività teoriche telematiche; quello semplificato, per coloro che sono già abilitati in una classe di concorso diverso (un esempio, un professore delle medie che vuole andare alle superiori) o che hanno una specializzazione per l’insegnamento del sostegno. “Quest’ultimo – spiegano i promotori della petizione – è meno impegnativo rispetto al percorso ordinario, non prevede una selezione a numero chiuso e può essere svolto completamente online senza tirocinio diretto”. Una discriminazione, a detta degli insegnanti che protestano: “E’ un paradosso! Nonostante abbiamo accumulato esperienza sul campo, siamo trattati come se fossimo meno qualificati rispetto a coloro che non hanno alcuna esperienza pratica, ma che possono accedere a percorsi più semplici”.

La questione è già stata affrontata dall’Europa. A ricordarlo è lo stesso Comitato che precisa: “La risposta dell’Italia con il Decreto legislativo 131 del 16 settembre 2024 che raddoppia l’indennizzo in caso di abuso di contratti a termine per i precari della scuola, e che aveva lo scopo di evitare il deferimento dinanzi alla Corte di Giustizia, non ha impedito alla Commissione Europea di rimettere il caso alla Corte di Giustizia dell’Unione, dato che la normativa introdotta dall’Italia non prevedeva alcuna possibile azione futura per sanzionare e compensare l’abuso dei contratti a tempo determinato e la discriminazione dei lavoratori a tempo determinato. È necessario prevenire gli abusi, non basta sanzionarli una volta che si sono verificati”. Ora maestri e professori chiedono all’Ue di intervenire affinché il sistema italiano non discrimini i docenti precari che hanno accumulato anni di servizio senza abilitazione, ma che non hanno un accesso equo ai percorsi abilitanti.

L'articolo Petizione al Parlamento Ue dei docenti precari “a vita”: “L’Italia non previene gli abusi” proviene da Il Fatto Quotidiano.




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
ATP

Во Франции на теннисном турнире ATP показали флаг России






Более 16 тысяч пассажиров в Москве с начала года воспользовались сервисом «Социальное такси»

Самокат без регистрации не арендуется // Как власти ужесточают правила для кикшеринга в столице

В сети нашли младшего брата Юры Борисова

Синоптик Вильфанд: атмосферное давление в Москве на выходных превысит норму