Caso Sinner, il chiarimento della Wada: “Lontano un milione di miglia dal doping intenzionale”
Quello di Jannik Sinner “era un caso lontano un milione di miglia dal doping“. Lo ha detto alla Bbc il consigliere generale della Wada (Agenzia Mondiale Antidoping) Ross Wenzel, parlando dell’accordo stretto con il tennista numero 1 al mondo che dovrà fermarsi per 3 mesi a seguito della positività riscontrata al Clostebol. “Il feedback scientifico che abbiamo ricevuto è stato che questo non poteva trattarsi di un caso di doping intenzionale, compreso il micro dosaggio”, ha aggiunto Wenzel che ha poi respinto qualsiasi voce su un presunto trattamento speciale riservato al giocatore, affermando che i termini dello stop erano appropriati per il caso e non stabiliti pensando al calendario tennistico.
La sospensione di Sinner è iniziata il 9 febbraio e durerà fino al 4 maggio, rendendolo idoneo a giocare prima gli Internazionali BNL d’Italia (7-18 maggio) e poi gli Open di Francia (il prossimo Grande Slam) che inizieranno il 25 maggio. L’altoatesino non gioca a livello competitivo da quando ha battuto Alexander Zverev nella finale degli Australian Open del 26 gennaio e potrebbe ancora essere il numero uno quando tornerà in campo. Wenzel ha dichiarato: “La Wada ha ricevuto messaggi da coloro che ritengono che la sanzione sia troppo severa considerandola quindi ingiusta nei confronti dell’atleta, e altri che invece dicono non sia sufficiente. Forse è un’indicazione che, anche se non metterà d’accordo tutti, era adeguata. Quando esaminiamo questi casi, cerchiamo di farlo dal punto di vista tecnico, operativo e non lo facciamo con la paura di ciò che diranno il pubblico, i politici o chiunque altro”, ha concluso il consigliere.
L'articolo Caso Sinner, il chiarimento della Wada: “Lontano un milione di miglia dal doping intenzionale” proviene da Il Fatto Quotidiano.