I ‘leader’ di Parigi puntano a proseguire la guerra con la Russia: una cosa folle
La riunione parigina convocata da Macron e conclusasi con un nulla di fatto è l’emblema della situazione di crisi organica in cui versano le classi dominanti europee.
Da un lato Trump sta facendo fino in fondo e senza infingimenti gli interessi delle élites statunitensi. Lo aveva promesso in campagna elettorale e ne è spinto dalla necessità di far fronte alla palese decadenza economica e tecnologica degli Usa sullo scacchiere mondiale. Trump prosegue quindi nella strada degli ultimi presidenti – tutti animati da “American first” – ma accentua la difesa degli interessi nazionali Usa a scapito di quelli “occidentali” e soprattutto non si cura per nulla di mascherare le sue scelte. Mentre i presidenti precedenti – democratici e repubblicani – parlavano alle élites occidentali nascondendo la tutela degli interessi statunitensi dietro cumuli di menzogne, Trump parla all’elettorato statunitense a cui dice con chiarezza che fa i loro interessi anche a scapito degli alleati.
Il cambio di linea di Trump è quindi netto sulla guerra in Ucraina. Trump non considera la Russia un avversario principale e ritiene sbagliato che Biden abbia ricercato la guerra con la Russia favorendone così l’alleanza con la Cina – ma assai meno netto di cosa appare, nei riguardi dell’Europa: negli ultimi 30 anni venivamo trattati con i guanti bianchi, adesso con un calcio nel sedere, ma sempre servi eravamo (Nord stream docet).
Sin qui Trump. La cosa delirante, di cui ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere, è la reazione delle classi dominanti Ue: portate passo passo dal Dipartimento di Stato Usa a preparare lo scontro di civiltà con la Russia, adesso non vogliono rassegnarsi alla fine della guerra – persa – e si agitano al fine di proseguirla. Vergognosa a questo riguardo l’uscita del Presidente della Repubblica, ovviamente difeso da tutto l’apparato politico mediatico del regime bipolare.
Siamo in un caso evidente in cui i servi sono molto più cretini del padrone: di fronte a Trump che cerca di porre fine al conflitto e sceglie di riaprire le relazioni con la Russia per cercare di sganciarla dalla Cina, i “leader” di Parigi puntano a proseguire la guerra con la Russia. Una cosa folle, a cui i paesi europei non sono nemmeno lontanamente preparati, che se realizzata porterebbe ad una carneficina e a uno scontro diretto con la Russia, con conseguenze facilmente prevedibili per la popolazione e il territorio europei, destinati ad essere devastati per la terza volta nel giro di un secolo.
Se il rischio più grosso – quello di portare l’Europa in una guerra diretta con la Russia – è forse evitabile, questo non significa che a Parigi non siano stati assunti indirizzi assai dannosi. L’indicazione di continuare a individuare nella Russia il proprio nemico principale – mentre gli Usa cercano di riaprire normali relazioni – e la scelta di aumentare le spese militari fino al 5% del Pil sono due scelte devastanti per i popoli europei. Da un lato porterebbero alla fine del welfare e dall’altra confermerebbero per l’Europa una posizione di innaturale rottura con quello che è a tutti gli effetti un vicino con cui è utile avere le migliori relazioni possibili, sia per la disponibilità russa di materie prime di cui l’Europa è ghiotta sia per le comuni radici che si intrecciano tra Europa e Russia.
In altre parole nel momento in cui Trump decide di scaricare i propri alleati europei, le élites europee cercano autonomamente di imboccare una strada peggiore di quella praticata da Trump relegando l’Europa nella poco invidiabile condizione di un continente in crisi verticale che affronta la propria crisi in forme suicide ed autodistruttive.
Visto il grado di demenza delle nostre classi dominanti– a cui appartengono a pieno titolo il centro destra e il centro sinistra, i media mainstream, Mario Draghi e la sua banda – è del tutto evidente che occorre costruire una alternativa.
L’alternativa ovviamente non consiste nell’arruolarsi alla corte di Trump accettando un declassamento di mansioni: come faranno una parte dei servi delusi a partire dalla Meloni. Trump fa gli interessi dei miliardari statunitensi e non potendo più far pagare il conto al resto del mondo (Cina, Russia, etc.) lo vuole far pagare agli europei: non a caso di dice contrario all’ingresso dell’Ucraina nella Nato ma assolutamente favorevole al suo ingresso nell’Unione Europea. In questo modo gli Usa prenderanno le materie prime e i popoli europei dovrebbero pagare la ricostruzione…
Contro Trump – ma non a destra di Trump – occorre imboccare una terza via che prenda finalmente atto della completa divaricazione degli interessi dei popoli europei rispetto a quelli del blocco dominante statunitense. A partire da questa consapevolezza, occorre costruire la piena indipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti, sciogliere la Nato, operare per una pace stabile e duratura in Ucraina, normalizzare il più rapidamente possibile i rapporti con la Russia ed entrare nei Brics. Finito l’asse atlantico, l’Europa deve scegliere finalmente la sua strada.
L'articolo I ‘leader’ di Parigi puntano a proseguire la guerra con la Russia: una cosa folle proviene da Il Fatto Quotidiano.