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Ucraina, per l’indipendenza dagli Usa ci si muova a favore della pace e del taglio delle spese militari

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Impressionante come le classi dominanti della Ue, completamente spiazzate dall’azione politica di Trump, cerchino in tutti i modi di continuare a prendere in giro i popoli europei. E’ infatti evidente che uno degli effetti dell’azione di Trump è quello di rendere evidente che le elite europee – e Usa – hanno preso in giro i propri popoli raccontando bugie per anni e a reti unificate. Alla faccia dei tanto sbandierati fact checking, la cosa che emerge è che non solo qualche episodio ma la completa narrazione propagandata per anni era completamente falsa. Difficile fare una classifica tra chi continua a difendere le bugie più grandi, ma certo Meloni si è fatta notare.

Dice Meloni: “Se oggi si tratta è perché abbiamo difeso Kiev e la libertà”. In altri termini Meloni sostiene che oggi la Russia è “obbligata” ad una trattativa perché le armi fornite dall’occidente all’Ucraina hanno permesso a questa di difendersi e di fermare il nemico. Si tratta di una bugia storica di dimensioni clamorose. Come ha rivelato Stoltenberg, l’ex presidente della Nato, la Russia propose di fare un accordo a fine 2021, in modo da evitare la guerra. Un accordo in cui ovviamente veniva previsto che l’Ucraina non entrasse nella Nato. I paesi occidentali – governo Draghi compreso – rifiutarono ogni trattativa non prendendo nemmeno in considerazione la proposta della Russia che avrebbe evitato la guerra.

Qualche mese dopo, nella primavera del 2022, a conflitto appena iniziato, ad Ankara la Russia e l’Ucraina raggiunsero un accordo di pace sulla cui base l’esercito russo iniziò a ritirarsi. Questo accordo non venne onorato dall’Ucraina in seguito alle pressioni del leader inglese Boris Johnson che si recò a Kiev – evidentemente con il mandato della Nato e degli Usa – convincendo Zelensky a proseguire la guerra sulla base di promesse di soldi e armi per spezzare le reni alla Russia…

Il Parlamento europeo ha approvato il 19 settembre 2024 – con il voto favorevole di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Partito Democratico – una risoluzione che oltre a prevedere l’aumento della fornitura di armi all’Ucraina, delle sanzioni alla Russia e ai suoi alleati: “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all’uso dei sistemi d’arma occidentali forniti all’Ucraina contro legittimi obiettivi militari sul territorio russo (…)”. In pratica il parlamento europeo ha votato a favore della terza guerra mondiale chiedendo di colpire direttamente il territorio russo, cosa che nemmeno Biden era arrivato a fare.

Al contrario di ciò che dice Meloni, la trattativa non è resa possibile dalle armi inviate ma è stata impedita dai paesi occidentali che hanno voluto fare la guerra e inviare armi. La Russia è sempre stata disponibile alla trattativa, l’ostacolo era l’occidente che la guerra l’ha voluta e perseguita, non per vincerla ma per tenere impigliata la Russia in un conflitto infinito, pagato dagli occidentali e usando come carne da cannone il popolo ucraino mandato al macello dai suoi governanti seguaci di Bandera. La trattativa è sempre stata possibile e chi come me la sosteneva – in compagnia del Papa a cui faccio i miei migliori auguri per una pronta guarigione – veniva etichettato come filo putiniano. La trattativa non è stata fatta perché i governanti occidentali – a partire da Meloni – hanno voluto la guerra e con essa la morte di centinaia di migliaia di persone e la distruzione di un paese. Non a caso la trattativa è iniziata quando gli Usa hanno cambiato posizione e drammaticamente i governi europei e la Ue continuano ad ostacolarla.

La cosa incredibile è che nonostante sia oggi evidente come gli Stati Uniti utilizzino gli “alleati” come pezze da piedi, da usare quando servono e da gettare quando vengono ritenute inutili, i nostri governanti continuino a seguire scodinzolando le indicazioni statunitensi. In primo luogo l’aumento delle spese militari: il 5% del Pil chiede Trump e loro si apprestano ad eseguire distruggendo ciò che resta del welfare e andando a comprare le armi in Usa; in secondo Trump ci dice che dobbiamo comprare più prodotti statunitensi e l’Unione Europea, pur di tener ferma la sua assurda posizione antirussa, sta decidendo di aumentare la dipendenza e gli acquisti dal gas statunitense, che paghiamo a peso d’oro.

Di fronte a questa situazione è evidente che il problema non è quello se schierarsi con gli Usa o con i governi europei: questa è la falsa alternativa su cui si divideranno i vari centro sinistra e centro destra che dopo averci portato alla guerra non sono capaci di uscirne. Il nodo è costruire uno schieramento popolare che a partire dal fallimento della strategia Nato ponga l’obiettivo di finalmente costruire una Italia e una Europa indipendente dagli Usa: che tagli le spese militari ed esca dalla Nato, che riallacci immediatamente i rapporti con la Russia e riapra il Nord Stream, che aderisca ai Brics e operi per un mondo multipolare e cooperativo.

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