Alessandro Basciano, divieto di avvicinamento a Sophie Codegoni dopo la denuncia per minacce e stalking. La decisione del Tribunale del Riesame
Ad Alessandro Basciano è stato fatto divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri da Sophie Codegoni. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano in seguito alla denuncia per minacce e stalking presentata proprio dalla sua ex compagna. “Il dj non ha dato alcuna prova di aver capito il grave disvalore del suo comportamento nei confronti della ex fidanzata, non soltanto continuando a screditarla, ma anche incolpandola di essere la responsabile dei suoi atteggiamenti aggressivi” scrive l’Ansa nel riferire quanto stabilito dal Riesame. Un provvedimento che però, al momento, resta sospeso per un motivo ben preciso.
Tutto ha avuto inizio lo scorso novembre, quando dopo la denuncia presentata dall’influencer ed ex tronista di “Uomini e Donne” Sophie Codegoni, il gip Anna Magelli optò per la misura cautelare in carcere e quindi Alessandro Basciano venne arrestato a Milano salvo poi essere scarcerato da San Vittore dopo meno di 48 ore senza ricevere una misura cautelare meno afflittiva. Per questo motivo la Procura aveva fatto appello, chiedendo al Riesame di disporre i domiciliari per il dj.
Ora la decisione del Riesame, che ha disposto per Basciano il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri non solo da Codegoni ma anche dalla loro bambina, la piccola Céline Blue. Come spiegato a Fanpage dall’avvocato del dj, Leonardo D’Erasmo, tale provvedimento non è esecutivo. Resta cioè sospeso per consentire ad Alessandro Basciano di fare ricorso entro 10 giorni alla Corte di Cassazione, la quale a sua volta avrà 30 giorni per esprimersi. Qualora il divieto di avvicinamento dovesse diventare definitivo, allora il 35enne avrà l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico abbinato a quello della ex compagna, che farà scattare un allarme laddove dovesse violare il provvedimento. Se il dj, inoltre, si rifiutasse di indossarlo o non ci fosse la possibilità tecnica che lo possa indossare, arriveranno per lui gli arresti domiciliari.
Lo scorso gennaio Basciano, presentatosi all’udienza davanti al Tribunale del Riesame, aveva fatto sapere: “Gli atti persecutori non ci sono stati prima, quindi non ci saranno neanche dopo. Abbiamo raccontato, in sintesi, quelle che sono le nostre prove, per noi non ci sono i presupposti per il ricorso della procura […] È incredibile come dei virgolettati della mia ex facciano più rumore rispetto a un’ordinanza ben chiara di un gip. È assurdo, però, piano piano la verità verrà fuori”.
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