“Una volta ho piantato contro il muro una zingara. Berlusconi di sicuro non mi scelse per le te**e, i reality? Ci vai se sei alla canna del gas”: parla Emanuela Folliero
Il calendario sexy non avrebbe voluto farlo e non si è mai sentita, nemmeno per un secondo, una sex symbol. A 60 anni compiuti da poche settimane, Emanuela Folliero si racconta in una maniera inaspettata, autoironica, un po’ belva (“una volta ho piantato contro il muro una zingara che aveva rubato lo zaino a mio figlio”), sicuramente fuori dei cliché dell’eterna “bellona” imbrigliata del ruolo dell’annunciatrice tv. Lo ha fatto per trent’anni incarnando il volto di Rete4 (a sceglierla fu Silvio Berlusconi: “Indossavo una camicetta a fiorellini accollatissima, non si vedeva niente, quindi di sicuro non mi scelse per le tette”), e non rinnega nulla però si aspettava qualcosa in più da Mediaset.
“Quando si sono chiesti: e lei dove la mettiamo? La risposta è stata: da nessuna parte”, ammette al Corriere della Sera, in una lunga intervista in cui traccia un bilancio del compleanno speciale da poco festeggiato, della sua carriera e del futuro. Che non prevedere reality, nonostante glie li abbiano proposti tutti (anche quest’anno), visto che suo figlio glie li boccia tutti. “Non è nelle mie corde e poi penso subito all’effetto che fa a mio figlio. Una volta gli ho chiesto cosa ne pensava. Mi ha detto: in mezzo a quegli sfigati no, dai. La percezione è che se ci vai sei alla canna del gas”, spiega. Eppure, sul piatto le hanno offerto cifre importanti, che lei non ha neppure chiesto. “Non ho prezzo”, ironizza. Per il celebre calendario nel quale posò nuda – era il 2003, periodo boom per le “calendive” strapagate che posavano per i calendari dei mensili patinati, scattati anche da fotografi iconici -, intascò circa 80mila euro, ammette a più di vent’anni di distanza.
E pensare che non lo voleva neppure fare: “D’istinto sono una che dice subito di no, è la mia prima risposta. Poi sono stata felice di averlo fatto. In fondo non ne avevo bisogno per lanciarmi, ero già famosa”, confessa. A farle cambiare idea furono la proposta economica e la voglia di smentire di avere il seno rifatto: “Sa che anche al mio medico della mutua gli ho dovuto portare l’ecografia per farlo ricredere? È il pregiudizio del mondo dello spettacolo, nel momento in cui sei in televisione devi sempre dimostrare qualcosa: che non sei scema, che non sei raccomandata… comunque non sono finte”. Lei, comunque, non si è mai considerata una sex symbol e nemmeno oggi è ossessionata dal tempo che passa: “Devi fare pace con le tue rughe: quelle che si sono trasformate in donne gatto mi fanno impressione. Io ho fatto cure per la pelle, ma le punturine no perché gonfiano. Bisogna saper accettare l’età, a un certo punto conta solo l’eleganza”. Infine, un passaggio sulla sua vita privata, in particolare sulla più chiacchierata delle sue storie d’amore, quella con Stefano D’Orazio dei Pooh. “Era una persona speciale. Un grandissimo professionista ma anche un cazzaro con cui mi sono divertita tantissimo. Io stavo a Milano, lui a Roma, ci siamo conosciuti e piaciuti”, ricorda. Ma perché finì tra di loro? “Io volevo una famiglia e dei figli — cosa che poi ho fatto in ordine sparso e poco lineare —, lui invece no. In amore l’errore è voler cambiare le persone, per questo siamo rimasti grandi amici”
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