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Alla Milano Fashion Week sfila una femminilità sensuale ma pragmatica: la donna potente di Scervino, l’officina creativa di Ferrari e il rock di Twinset

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Quattro stilisti, quattro sfilate, quattro storie, quattro modi diversi di interpretare la moda e la femminilità. Visioni diverse, ma ugualmente potenti, della donna contemporanea. Ermanno Scervino, Ferrari, Luisa Spagnoli e Twinset sono stati tra i protagonisti di questo weekend conclusivo della Milano Fashion Week e in passerella abbiamo visto approcci diversi ma uniti da un comune denominatore: la pragmaticità, ovvero la voglia di vestire concretamente la donna, che sia nella vita quotidiana con il prêt-à-porter di Twinset o nell’esclusività dei clienti di lusso per eccellenza del mondo Ferrari.

Ermanno Scervino: la forza sussurrata della sensualità
“Un continuo dialogo tra forza e leggerezza”. Così Ermanno Scervino definisce la sua collezione Autunno/Inverno 2025-2026, presentata a Milano di fronte a un parterre di ospiti internazionali, tra cui Natalia Vodianova e Bar Refaeli, ma anche Carlo Conti, Tony Effe e Noemi. Lo stilista toscano ha celebrato i 25 anni del marchio che porta il suo nome e ha fatto sfilare in passerella una donna sicura di sé, che seduce con raffinatezza, senza bisogno di eccessi. Lo fa alternando completi sartoriali di ispirazione maschile, con pantaloni a vita alta e giacche impeccabili, a capi di lingerie in pizzo, indossati con disinvoltura sotto cappotti avvolgenti in tessuti pregiati come spigati e pied-de-poule.

“Si muove decisa, ma non aggressiva. Mi emoziono ancora a vedere i miei abiti indossati dalle donne vere, per strada: sono contento di aiutarle a sentirsi più sicure di sé”, ci dice Ermanno nelbackstage. “Perché è vero, ‘l’abito fa il monaco’, ma la femminilità sta nella testa, è un gioco di alchimia“. E così ecco una femminilità che si esprime attraverso il layering, con abiti velo e body in pizzo a contrasto, giacche perfecto e mini dress sottoveste bordati di pizzo. La maglieria, punto di forza del brand, si fa romantica, con trafori, ricami e volumi over. Il nero è il colore dominante, interrotto da tocchi di bianco. Dettagli preziosi, come le cinture-corsetto che sottolineano il punto vita, le catene da taschino e i giri di perle chunky, aggiungono un tocco di glamour e di irriverenza. Una collezione che celebra “l’arte ormai rara di vestirsi in base all’occasione”, e in cui la donna “pratica l’arte ormai rara di vestirsi in base all’occasione”. Un’eleganza “senza sforzo”, ma di grande impatto.

Ferrari: quando l’officina diventa atelier
“L’esperienza dell’officina come luogo del modellare e trasformare, con mani che pensano ed esprimono valori”. È da questa riflessione che nasce la collezione Autunno/Inverno 2025-2026 di Ferrari, presentata alla Milano Fashion Week. Rocco Iannone, direttore creativo del brand, parte dal cuore pulsante della Ferrari, l’officina, per creare una collezione che unisce l’eccellenza artigianale alla tecnologia, la tradizione all’innovazione. “Questa volta sono partito da un appunto preso in passato”, racconta Iannone nel backstage. “Mi aveva colpito il momento in cui Enzo Ferrari, sotto la pressione dei bombardamenti, sposta la sua officina da Modena a Maranello”. Un’immagine che si trasforma in ispirazione: “L’officina come luogo della creatività in cui tutto quello che viene pensato diventa reale, dove atterra il pensiero”.

Ecco allora tailleur rigorosi, con giacche sartoriali di ispirazione maschile e camicie inamidate, ma anche gonne a tubo che si aprono in spacchi vertiginosi, e pantaloni ampi in denim con effetti trompe-l’oeil. La pelle è protagonista assoluta, lavorata in modi diversi: frange che oscillano su giacche, pantaloni e abiti, drappeggi e asimmetrie che esaltano la silhouette, cappotti e spolverini in pelle lucidissima e multicolore. I tessuti sono ricercati: gessati in versione mélange o con filati in trama 3D, jersey velours, gabardina di nylon tinta in filo e sovra-tinta, shearling lavorato per un effetto “brinato”, velluti di seta con disegni jacquard fil coupé e stampe dévoré. E poi, il colore: un omaggio alle tonalità vulcaniche, dai toni sabbiosi e dorati ai marroni e verdi intensi, fino al “Rosso 2025“, una nuance esclusiva che caratterizza la collezione. Una collezione che celebra il connubio tra artigianalità e tecnologia, tra tradizione e innovazione, e che conferma la capacità del brand di evolversi e di sperimentare, rimanendo sempre fedele alle proprie radici.

Luisa Spagnoli: l’amore è nell’aria (e sui maglioni)
“Lui.Sa L’Amour“: è un invito a vestirsi con libertà e sentimento, quello lanciato da Luisa Spagnoli con la sua collezione Autunno/Inverno 2025-2026, presentata a Palazzo della Borsa. Un omaggio all’amore, ma anche alla storia del brand, fondato da un’imprenditrice visionaria. “Per questa stagione l’ispirazione è partita dalla maglieria”, racconta nel backstage Nicoletta Spagnoli, amministratrice delegata e direttrice creativa del marchio. “Ho voluto giocare con la contrapposizione di tessuti maschili e femminili, pesanti e leggeri”. Ecco allora abiti in maglia, midi o mini, che accarezzano le forme, alternati a camicie iper-femminili con ruches e trasparenze, indossate con pantaloni sartoriali o jeans casual. E poi pizzi, bomber in pelle, blouson in velluto e tubini perfetti da mattina a sera. Una collezione che celebra la personalità della donna, invitandola a esprimersi liberamente, senza rinunciare al romanticismo. Lo dimostrano i maglioni over con la scritta “Lui.Sa L’Amour”, un leitmotiv che percorre tutta la collezione. Nel front row, ad applaudire la sfilata, l’attrice Kelly Rutherford e Fiorella Mannoia, amica di Nicoletta.

Twinset: rock ‘n’ roll e romanticismo bohémien
Anima ribelle e spirito bohémien per la donna Twinset, che sfila tra le sale dorate di Palazzo Litta. Un omaggio a icone come Marianne Faithfull e Anita Pallenberg, muse di una femminilità libera e sensuale. La collezione gioca con i contrasti: maglieria di pregio e abiti in seta leggera, giacche di ispirazione militare con spalle scolpite e mini abiti svolazzanti in chiffon. Un mix di influenze che spaziano dal power dressing anni ’80 all’opulenza vittoriana, con un tocco di decadentismo. Immancabile la maglieria, vero e proprio DNA del marchio, che si declina in completi con pantaloncini extra corti e motivi a rombo, ma anche in maglie rifinite all’uncinetto, abbinate a pantaloni in pelle. E per la sera, abiti lunghi, leggerissimi e semi-trasparenti, da vera rockstar. In prima fila, ad applaudire la collezione, la top model olandese Doutzen Kroes.

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