Milano Fashion Week, Elisabetta Franchi porta la sua donna “potente” nella “casa del Diavolo”: “Un luogo che racconta storie di opulenza e di audacia”
Spalle imbottite da “power woman” anni ’90, silhouette minimaliste che evocano gli anni ’90, e una sensualità decisa, mai volgare. È la donna di Elisabetta Franchi, protagonista della sfilata Autunno/Inverno 2025-2026 alla Milano Fashion Week. Una femminilità audace e senza compromessi, quella immaginata dalla stilista, che ha scelto una location d’eccezione per presentare la sua collezione: Palazzo Acerbi, dimora seicentesca nel cuore di Milano, un tempo appartenuta al Marchese Ludovico Acerbi, personaggio noto per la sua eccentricità, conosciuta come “la casa del Diavolo“. “Ho scelto Palazzo Acerbi come cornice per questa sfilata, un luogo che racconta storie di opulenza e di audacia. Appena ne ho sentito parlare sono rimasta subito affascinata, ma non credo alla leggenda”, ci spiega Elisabetta nel backstage. “Tra quelle stanze, ho voluto dare vita a una femminilità che è insieme elegante e rigorosa, decisa e provocante. Ogni abito racconta la storia di una donna che sfida le convenzioni con eleganza, senza mai rinunciare al proprio potere”.
E di potere, le donne immaginate da Elisabetta Franchi, ne hanno da vendere. Lo dimostrano i blazer in eco-pelle stampa cocco, le biker jacket che segnano la figura, abbinate a sensuali gonne midi e maglie aderenti. E ancora, i cappotti sartoriali che nascondono abiti in jersey con audaci cut-out su spalle e fianchi, le giacche in vinile strette in vita da cinture importanti, le gonne longuette a tubo in pizzo see-through ricamato. Un mix di forza e femminilità, di rigore e sensualità, che si traduce in un’eleganza grintosa e consapevole: “Questa collezione – racconta la stilista – è un tributo alla forza e alla libertà delle donne che non hanno paura di esprimersi, che abbracciano la loro sensualità con disinvoltura e determinazione. Sono look apparentemente semplici, ma sono i dettagli a fare la differenza”. A dominare la scena è il nero, colore simbolo di eleganza e mistero, ma non mancano tocchi di bianco e incursioni di bordeaux, cacao e caffè. Una palette intensa e decisa, arricchita da ricami preziosi e da un gioco di contrasti tra texture: lucido e opaco, voluttuoso e statuario.
La sera, poi, si accende di bagliori, con abiti impalpabili e ricami scintillanti, che trasformano la donna in una creatura quasi magica. Collane maxi e cinture alte in vita completano i look, insieme a decolleté dal tacco vertiginoso: “Vanno portati con disinvoltura, perché sono la postura e l’attitudine di una donna a renderla sensuale. In questi anni sono cresciuta molto, sia dal punto di vista del business ma anche dello stile: ecco, con questa sfilata voglio trasmettere un messaggio di forza e fiducia alle donne, che riscoprano la propria femminilità e tornino a giocare con la sensualità. Gli uomini sono stanchi della sessualizzazione del corpo, vogliono tornare ad essere sedotti dalla sensualità, che è un’altra cosa”. E così ecco che i capi in passerella sono pensati proprio per sostenere la personalità di una donna che, come sottolinea Elisabetta Franchi, “sceglie il proprio guardaroba con sicurezza istintiva”.
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