Piazza della Loggia, la procura di Brescia chiede 30 anni per Marco Toffaloni
I pm di Brescia hanno chiesto trent’anni di carcere per Marco Toffaloni, ritenuto uno degli esecutori materiali della strage di piazza della Loggia. Toffaloni il 28 maggio 1974 non aveva ancora 17 anni e la richiesta di 30 anni è il massimo per gli imputati che all’epoca dei fatti erano minori. La requisitoria è stata pronunciata dalla pm, Caty Bressanelli, che ha depositato anche una memoria. Toffaloni, militante neofascista di Ordine Nuovo, 66 anni, è residente in Svizzera e ha ottenuto la cittadinanza elvetica con il nome di Franco Maria Muller.
Secondo gli inquirenti “in concorso con altre persone tra le quali Carlo Maria Maggi (condannato all’ergastolo e deceduto) e Maurizio Tramonte, in carcere condannato all’ergastolo in via definitiva, allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato appartenendo all’organizzazione eversiva Ordine Nuovo, che aveva promosso l’attentato nell’ambito della pianificazione di una serie di azioni terroristiche, nel corso di una manifestazione in Piazza Loggia indetta dal Comitato permanente antifascista e dalle segreterie provinciali della Cgil, Cisl e Uil, agendo quale autore materiale, concorrendo nel collocamento dell’ordigno esplosivo destinato all’attentato in un cestino portarifiuti, cagionava la strage”. Nel processo minorile non si possono costituire parti civili, ma in aula durante l’udienza preliminare erano comparsi i rappresentanti di Comune, sindacati e famiglie delle vittime.
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