“Niente mimose per oggi. Migliaia di donne ogni anno muoiono per aborti non sicuri”: il video per l’8 marzo di Medici senza frontiere
“Niente mimose per l’8 marzo“. Inizia così un video pubblicato da Medici senza frontiere sui propri profili social in occasione della Giornata internazionale della donna. Il messaggio della Ong è chiaro: “Parliamo piuttosto del diritto delle donne a disporre liberamente del proprio corpo“. Nello specifico la clip si riferisce al diritto all’aborto e all’importanza di poter accedere in tutto il mondo a servizi legali e gratuiti per interrompere volontariamente una gravidanza.
“Ogni anno quasi 23mila donne muoiono di aborti non sicuri e in tutto il mondo medici senza frontiere assiste le complicanze di aborti non sicuri. Questo succede quando l’accesso all’aborto sicuro non è garantito, quando le donne non possono interrompere volontariamente la gravidanza a causa di restrizioni legali, imposizioni familiari, costi, mancanza di informazioni – spiega Lucia Borruso, medica di Msf in Italia – Per questo sono costrette a mettere a rischio la propria vita per abortire. Anche in Europa, oltre 20 milioni di donne non hanno accesso all’aborto sicuro e la minaccia che la situazione peggiori è sempre più concreta”. La dottoressa conclude con un appello per firmare la petizione “my voice, my choice”: “In Italia quasi 7 ginecologi su 10 si rifiutano di praticare l’aborto, lo stigma sociale, l’obiezione di coscienza, ostacoli burocratici e la mancanza di strutture costringono molte donne a viaggiare centinaia di chilometri o a rinunciare”.
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