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“Ho subito una doppia mastectomia: era un tumore al terzo stadio. Avevo un nodulo al seno e per un anno ho ricevuto diagnosi errate”: la storia di Lily Ward

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Si era accorta della presenza di un nodulo al seno, ma per più di un anno le era stato detto che “non c’era nulla di cui preoccuparsi”. In seconda battuta, invece, alla 27enne Lily Ward è stato diagnosticato un tumore al seno triplo negativo al terzo stadio, motivo per cui si è dovuta sottoporre a una doppia mastectomia, alla rimozione dei capezzoli e del linfonodo nell’ascella sinistra. La diagnosi ha lasciato la ragazza del tutto “affranta” come riporta il Mirror e la sua vita è inevitabilmente cambiata.

Lily si è chiesta cosa avesse fatto per contrarre la malattia in età tanto giovane e ha dichiarato di essersi sentita “così sola” durante quel periodo difficile della sua vita. “Ero sdraiata sul divano a guardare la tv una domenica sera con il mio compagno e avevo un prurito al seno, quando ho sentito il nodulo che era più o meno delle dimensioni di un mirtillo”, ha raccontato alla testata inglese.

Incredibilmente, però, per oltre un anno ha ricevuto diagnosi errate malgrado diverse visite in ospedale. Anche per questo quando invece ha ricevuto la brutta notizia era “completamente sotto choc. Dopo che mi avevano detto per così tanto tempo che il nodulo non era nulla di cui preoccuparsi e poi che era un cancro, mi ha spezzato il cuore. Mi sono sentita completamente distrutta”.

Da quel momento è iniziato un iter lungo e complesso di visite ed esami “per vedere se si era diffuso, ovvero una biopsia dei linfonodi, una mammografia all’altro seno e una biopsia, una TAC, due risonanze magnetiche e diversi esami del sangue”. Poi, chiaramente, la terapia. Nel suo caso otto cicli di chemioterapia con immunoterapia, una doppia mastectomia con rimozione di capezzoli e linfonodi nell’ascella sinistra, radioterapia e olaparib per un anno.

In un primo momento Lily Ward voleva nascondersi e tenere la diagnosi segreta: “Volevo che nessuno sapesse che avevo il cancro. Poi ho deciso di creare una mia pagina Instagram, principalmente per tenere aggiornati la mia famiglia e i miei amici su cosa stava succedendo durante il mio trattamento, poiché inviare più messaggi di testo era mentalmente estenuante”.

A quel punto si è resa conto che condividere pubblicamente la propria esperienza con il cancro avrebbe potuto aiutare anche altre persone della sua età che stavano vivendo qualcosa di simile: “Mi sentivo così sola ad affrontare tutto questo a un’età tanto giovane che ho pensato che se avessi potuto aiutare qualcuno della mia età a non sentirsi solo tramite la mia pagina, sarebbe stato fantastico, quindi l’ho resa pubblica. Un diario personale che serve anche a se stessa per elaborare meglio quanto accaduto”.

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