“Ho un tumore al colon grande quanto un’arancia. I medici avevano detto che ero troppo giovane per ammalarmi”: lo sfogo dello chef Ashley Robinson

A maggio 2024 i dottori gli avevano detto che a 34 anni era “troppo giovane” per essere colpito dal cancro e che i suoi sintomi, come la perdita di sangue, erano frutto dello stress nella preparazione del proprio matrimonio. Sarebbero scomparsi in una settimana. Lo chef Ashley Robinson, però, un tumore ce l’aveva davvero. Al colon per la precisione e “delle dimensioni di un’arancia”. Lo ha scoperto solo due mesi più tardi.

All’inizio, le avvisaglie della malattia non avevano preoccupato Robinson: “Ho pensato che tutto fosse correlato allo stress, perché sono arrivate mentre preparavamo le cose per il matrimonio – ha dichiarato lo chef in una recente intervista, secondo quanto riporta People –. Ci stavamo impegnando molto e io lavoravo almeno 60 ore a settimana”.

Poi il peggioramento: “Le mie condizioni si sono aggravate e ho perso una quantità insensata di sangue”, ha raccontato. A quel punto, il suo medico gli ha subito consigliato di andare al pronto soccorso. Ma lì, hanno escluso la possibilità di un tumore. “Quando ho visto il dottore gli ho detto che la mia bisnonna era morta di cancro al colon, ma lui mi ha risposto che non c’era possibilità e che ero troppo giovane”. E tutti gli operatori sanitari hanno sposato questa linea: “Mi dicevano ‘stai bene, non preoccuparti, vai e sposati’, quindi ho creduto alla loro parola”.

Nel mese di luglio, però, dopo essersi sposato, Robinson ha perso rapidamente 12 chili. Così ha subito prenotato un’altra visita e la moglie, Jasmin, ha preteso che gli facessero una colonscopia. “Fu allora che trovarono il tumore. Temevo di ricevere i risultati. Mi dissero che avevo un cancro al colon al quarto stadio, che si era diffuso al fegato. Fu la peggiore notizia possibile, ha distrutto mia moglie”, ha confessato Robinson.

Da quel momento, si è sottoposto all’immunoterapia e il tumore si è ridotto del 90%. “Il mio oncologo è rimasto sbalordito”. Ma se la colonscopia fosse stata fatta la prima volta che ha cercato assistenza medica, a maggio, “avrebbero potuto sottopormi a un trattamento prima che il cancro si diffondesse al fegato. Avevo 34 anni al tempo ed ero capace di accorgermi che qualcosa non andasse. Conosco il mio corpo”, ha concluso lo chef.

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