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La classifica degli aeroporti più cari d’Italia: Linate e Firenze tra i più costosi, Pescara e Forlì i più economici

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Dove conviene volare in Italia? E quali sono, invece, gli aeroporti più cari? Un’analisi del Corriere della Sera sulle piattaforme specializzate, basata sul prezzo medio dei biglietti in classe Economy nel 2024 (tasse incluse, ma senza extra), rivela una forte correlazione tra la presenza di compagnie low cost e il costo dei voli. In generale, la tariffa media è stata di 62 euro sui collegamenti nazionali e di poco meno di 82 euro su quelli europei. Ma le differenze tra i singoli aeroporti sono notevoli.

A dominare la classifica dei voli nazionali più economici è Pescara, con una tariffa media di poco inferiore a 31 euro a tratta. Seguono Forlì e Salerno (quest’ultimo aperto in estate) con poco più di 34 euro. Una tendenza, quella del predominio dei piccoli aeroporti, che riflette i tentativi delle compagnie aeree di “stimolare” la domanda con prezzi convenienti. Ma ci sono eccezioni: Bergamo, terzo scalo italiano per numero di passeggeri, si distingue per un costo medio del biglietto inferiore a 45 euro, grazie all’altissima presenza di compagnie low cost. Lo stesso vale per Roma Ciampino (poco più di 45 euro).

All’estremo opposto della classifica, troviamo le isole di Pantelleria (150 euro) e Lampedusa (135 euro), che però godono di prezzi calmierati per i residenti. Escludendo le isole, gli aeroporti più cari risultano essere Milano Linate (84 euro), a conferma della sua vocazione business, e Firenze (80 euro). Seguono Roma Fiumicino (76 euro), Reggio Calabria (72,5 euro) e Genova (70 euro). Milano Malpensa (51 euro) e Napoli (52 euro) si collocano a metà classifica. Anche sul fronte internazionale, Forlì si conferma l’aeroporto più conveniente (33 euro a tratta), seguito da Salerno (42 euro) e Parma (43 euro). Pescara (47 euro) si piazza al quarto posto. Bergamo si conferma tra i meno cari (52 euro), mentre Ciampino sale a 58 euro.

Firenze si conferma l’aeroporto più caro anche per i voli internazionali, con una tariffa media di oltre 136 euro. Seguono Olbia (99 euro, esclusi i voli in continuità territoriale) e Linate (99 euro). Venezia (poco meno di 97 euro) e Roma Fiumicino (quasi 95 euro) si collocano in fondo alla classifica. Gli aeroporti pugliesi di Bari e Brindisi si attestano intorno ai 70 euro a tratta. L’analisi del Corriere tiene conto non solo dei prezzi a 6-9 mesi dalla partenza, ma anche di quelli a una settimana dal viaggio, e include le tasse aeroportuali, ma non i costi extra per servizi aggiuntivi (imbarco prioritario, bagaglio, scelta del posto, cibo a bordo).

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