Gabbiani e piccioni all’assalto dei bar: a Trieste spunta il cartello di pericolo
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foto da Quotidiani locali
TRIESTE Puntano il bottino dall’alto, planano giù con precisione tra i tavolini e rubano di tutto. Patatine, dolci, tartine e pure intere piadine. Scaltri e veloci. I gabbiani sono diventati un incubo costante per molti locali del centro, tanto che sono spuntati grandi cartelli di avvertimento del “pericolo”, sistemati da qualche giorno all’esterno del bar Urbanis, per allertare i clienti.
La situazione è simile un po’ ovunque e si aggiunge ai piccioni che, a detta dei ristoratori, sono diventati ormai veri e propri distruttori. Perché agiscono in modo più maldestro degli altri pennuti spaccano bicchieri, ciotole, brocche e tutto ciò che trovano sui tavoli.
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I cartelli posti all’esterno dell’Urbanis hanno attirato intanto la curiosità di triestini e turisti: triangoli rossi appesi in diversi punti, con il simbolo del gabbiano. Un’allerta ben visibile insomma, per evitare che scompaiano stuzzichini e altre pietanze presenti.
Una guerra quotidiana
«Ormai – spiega uno dei camerieri – è una guerra quotidiana. C’è chi guarda con ironia agli avvisi, ma almeno ricordiamo alla gente che può capitare e purtroppo noi non possiamo fare nulla. Con gli ombrelloni la situazione è un po’ migliorata, ma comunque sono sempre in agguato e, appena possono, ne approfittano». Qualche turista si scatta qualche foto vicino al segnale, prendendo il tutto con divertimento più che con preoccupazione.
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Troppi piccioni
Spostandosi di qualche metro, sopra il caffè degli Specchi, i volatili sono fermi ogni giorno, tra balconi e davanzali, aspettando il momento giusto per la discesa. Il titolare Riccardo Faggiotto racconta che «sono quasi sempre precisissimi, afferrano con il becco qualsiasi cosa e scappano. Veloci. Non si può fare nulla per fermarli. Per noi in realtà a creare i disagi maggiori negli ultimi tempi sono però i piccioni. Tanti, troppi. Saltano sui tavoli e rompono qualsiasi cosa trovino sul loro passaggio. Una lotta costante».
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I ladri pennuti in piazza Verdi
Anche in piazza Verdi i ladri pennuti sono di casa. Al bar Verdi, sotto il teatro, chi ci lavora parla di «gabbiani e piccioni disturbatori quotidiani. Da tempo. Abbiamo tentato di tutto ma non serve. Abbiamo chiuso il cibo in alcuni contenitori, per servirlo riparato, ad esempio, ma se il tavolo rimane incustodito per poco lo assaltano». Anche qui, come nei dehors di Specchi e Urbanis, la posa degli ombrelloni con l’arrivo della bella stagione ha marginalmente limitato il problema. Ma non potendosi calare dall’alto, i gabbiani passeggiano anche ai margini dei locali, cercando di capire dove e come poter prendere la rincorsa al momento più opportuno e acciuffare il cibo.
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Uccelli in galleria
Al Tergesteo City bar gli uccelli sono entrati anche all’interno della galleria, «non solo fuori quindi – sottolinea il personale – e arrivano fino agli spazi interni senza troppa paura. Servirebbe adottare dei provvedimenti perché stanno aumentando sempre più. L’unica soluzione per noi è quella di sgomberare il più veloce possibile il cibo quando il cliente se n’è andato, anche se alle volte provano comunque a portare via tutto con le persone ancora sedute. Il peggio però è capitato a una persona che qui vicino aveva acquistato una piadina. Abbiamo visto un gabbiano rubarla dalle mani, prima ancora che potesse addentarla, in una frazione di secondo».
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