Servizi nella casa di riposo a Monfalcone, l’appalto da 10 milioni vinto dalla Euro&Promos

MONFALCONE Dal 1° agosto e per i prossimi tre anni almeno i servizi di assistenza di base, infermieristici, di animazione, cucina e lavanderia dalla residenza protetta per anziani di via Crociera saranno gestiti dalla Euro&Promos. La società nata a Grado nel 1996, ma capace di espandersi in un po’ tutto il centro e nord Italia, ha scalzato la Kcs Caregiver, titolare dell’incarico del Comune dal 2018, con una proposta tecnica convincente abbinata a una migliore offerta economica, aggiudicandosi un appalto che vale attorno ai 10,9 milioni per tre anni, rinnovabile per altri tre. Alle stesse condizioni e per un valore finale che sfiorerebbe i 22 milioni di euro.

Proposta migliorativa

Anche la proposta tecnica è stata, però, migliorativa rispetto alla richiesta del Comune, che già aveva previsto un rafforzamento dei servizi offerti, «dopo un’attenta analisi del fabbisogno dei 120 ospiti non autosufficienti della struttura comunale», come ribadito ieri dal sindaco Anna Cisint, nell’illustrare l’esito della gara.

L’assistenza di base, che, da normativa regionale, prevede un monte orario minimo di 1.260 ore, sarà garantita per 1.680 ore alla settimana rispetto alle 1.617 chieste dal Comune, quella infermieristica per 371 settimanali invece che per 357 (238 la soglia minima), l’animazione per 73 ore invece che 66 (59 la soglia minima), per 72 il servizio riabilitativo, sempre alla settimana. Ferma restando la presenza delle due infermiere comunali, di cui una, Antonella Valletta, continuerà a essere responsabile della struttura per il Comune.

Le novità

Con la nuova gestione, sempre secondo quanto previsto da capitolato, viene introdotta non solo l’informatizzazione della cartella clinica di ogni ospite, ma anche un servizio informatizzato di tracciabilità delle derrate alimentari e dei pasti preparati dalla cucina, in modo da limitare gli sprechi alimentari e, allo stesso tempo, andare incontro ai gusti degli anziani accolti. «Confermo che un giorno alla settimana il menù comprenderà piatti tipici del territorio, in base alla stagionalità, come alcuni ospiti ci avevano domandato», ha affermato il sindaco, affiancata ieri non solo dal vicesindaco Antonio Garritani e dall’assessore Giuliana Garimberti, ma anche da quasi tutto il gruppo tecnico impegnato lo scorso anno nell’analisi del funzionamento della casa albergo di via Crociera e nella costruzione del capitolato di gara.

Tra le novità c’è, comunque, anche un’attività di uscite nel territorio degli ospiti, in base alle loro condizioni e per piccoli gruppi, come ha spiegato ieri il Po Servizi sociali e strutture protette Michele Mesaglio. Confermati in ogni caso i servizi estetici (parrucchiere e barbiere, pedicure e manicure).

La nuova gestione

Euro&Promos, arrivata alla fase finale della gara con la sola Kcs (due consorzi e un raggruppamento temporaneo d’imprese sono stati esclusi alla valutazione dell’offerta tecnica), gestirà anche il centro diurno, che mantiene la capacità di 20 posti. A livello gestionale, la società cooperativa avrà in sede, cioé nella struttura, un proprio coordinatore per garantire un adeguato controllo e funzionamento dei servizi. Lo sforzo compiuto con la gara d’appalto è stato proprio quello di mantenere l’alto livello qualitativo dell’accoglienza nella struttura comunale. «Senza che le tariffe per gli utenti siano state aumentate, nonostante tra 2020 e 2022 l’inflazione sia stata del 14,5%», ha osservato la prima cittadina. Nel 2023 la gestione della casa di riposo è costata 4,2 milioni contro 3,3 milioni di entrate, tra tariffe e contributi regionali.

Il fronte occupazionale

L’altro fronte cui il Comune ha prestato attenzione, come sottolineato ieri, è stato quello occupazionale. «Abbiamo chiesto il rispetto della clausola sociale e la società ha presentato un piano di assorbimento delle 120 persone impiegate a Monfalcone da Kcs», ha chiarito Cisint. Il Comune ha inoltre effettuato una verifica a livello salariale, perché non ci siano riduzioni delle buste paga. L’aumento del monte ore delle prestazioni previste potrebbe invece non tradursi in modo automatico in un aumento del numero di addetti. «Prima c’erano molti part time e quindi la copertura potrebbe essere fornita da un aumento dell’impegno orario del personale», ha osservato Mesaglio.

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