Meno uva ma più qualità sul Collio: «Sarà un’annata d’eccellenza»

Quantitativamente un po’ più scarsa rispetto al passato, ma qualitativamente eccellente. Così è la vendemmia 2024 che, sul Collio, sta per imboccare il rettilineo finale. Il meteo già decisamente autunnale, con le forti precipitazioni degli ultimi giorni, ha complicato un po’ le operazioni, ma non ha condizionato il risultato. Nulla di così diverso da tante altre annate, comunque. «La maggior parte delle aziende sta finendo di vendemmiare i bianchi, e ora si aspettano i rossi, che però nel nostro territorio rappresentano una porzione marginale della produzione – racconta David Buzzinelli, presidente del Consorzio Collio –. Che annata avremo? Attendiamo ancora i risultati precisi, ma la tendenza è quella che ci aspettavamo, ovvero un’annata un po’ meno produttiva, credo nell’ordine del 10 o 15 %. Un qualcosa che non è legato ai danni provocati dalla grandine, fortunatamente circoscritti. In compenso la qualità dell’uva non ha risentito, e avremo ancora una volta un prodotto eccezionale».

[[ge:gnn:ilpiccolo:14638080]]

Ma se questa è la fotografia complessiva della vendemmia 2024 sul Collio, le ultime ore hanno raccontato anche di vendemmie decisamente particolari, simboliche, suggestive. A San Floriano del Collio ad esempio domenica pomeriggio è andata in scena la sesta edizione della “Vendemmia paesana”, il progetto che coinvolge l’intera comunità locale nella produzione del vino rappresentativo, che poi il Comune utilizza nelle occasioni ufficiali o come dono per autorità e ospiti d’eccezione.

Aziende vitivinicole e privati con una piccola vigna mettono a disposizione un po’ della propria uva delle varietà autoctone di Ribolla, Friulano e Malvasia. Queste poi vengono vinificate da un’azienda sempre diversa tra quelle presenti a San Floriano – per il 2024 tocca all’azienda agricola Korsic Wines –, e la vendemmia viene celebrata anche da una piccola processione, che domenica si è svolta a Giasbana. «È andata benissimo – dice il sindaco di San Floriano Marjan Drufokva –, oltre ai singoli cittadini hanno partecipato 39 aziende, e abbiamo raccolto sei quintali di uva, che permetteranno di produrre circa 500 bottiglie. Hanno partecipato anche i rappresentanti del Consorzio di bonifica, cogliendo l’occasione per illustrare una volta di più l’opportunità di portare gli impianti d’irrigazione anche a San Floriano».

[[ge:gnn:ilpiccolo:14638082]]

Poche centinaia di metri più a valle, a Oslavia, ieri si è svolta invece la “Vendemmia solidale”, giunta alla quarta edizione e promossa dall’Associazione dei Produttori della Ribolla di Oslavia (Apro) e dalla sezione di Gorizia dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti. Un momento di inclusione e dal forte impatto emotivo. Perché ritrovandosi di prima mattina presso la panchina Fiegl un gruppo di persone non vedenti e ipovedenti ha raccolto i grappoli direttamente dalle viti sotto la guida di operatori esperti, e dopo la vendemmia ha preso parte ad un laboratorio sensoriale per esplorare le diverse sensazioni legate al vino, stimolando gusto e olfatto.

[[ge:gnn:ilpiccolo:14638081]]

«Tutti abbiamo lavorato senza uno dei sensi più utilizzati, la vista, equiparando le nostre capacità di scoperta», ha sottolineato il presidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Nicolò Finocchiaro. E ha parlato di «orgoglio e gratitudine per un’esperienza arricchente» anche il presidente dell’Apro Sasa Radikon, a margine del tradizionale “Passaggio del grappolo” tra le aziende vitivinicole coinvolte: quest’anno, da Gravner il grappolo è passato a Fiegl.