Massa Carrara e Lucca: contagi e quarantene costringono a casa circa cinquanta studenti per plesso, venti tra professori e operatori
MASSA. Lunedì si torna a scuola o almeno ci torna chi può farlo. Se c’è chi già sa che dietro il banco non potrà sedere perché ha contratto il virus o è in quarantena, c’è invece chi domenica sera farà la cartella, ma nello zaino metterà pure una bella quantità di dubbi.
Per le scuole è il caos e non soltanto per le norme introdotte dall’ultimo decreto che disciplinano quarantene e attivazione della Dad, ma anche perché lunedì mattina garantire l’orario pieno sarà un’impresa titanica, in tutte le scuole. E se la scelta del governo è quella di far tornare in aula gli studenti, l’ipotesi più concreta è una rimodulazione con ingressi posticipati o uscite anticipate. Orario ridotto e per una ragione: mancano gli insegnati e manca il personale Ata, bidelli e amministrativi.
La conferma arriva da Donatella Buonriposi, dirigente responsabile dell’ufficio scolastico per le province di Massa Carrara e Lucca: «Stiamo cercando in ogni modo di reperire personale, ma non è facile. Se non riusciamo a coprire le assenze, ricorreremo all’orario ridotto». E a sostanziare quelle assenze ci pensano i numeri: «In media in ciascun istituto (comprensivo o di scuola superiore ndr) mancano da 15 a 20 persone tra insegnanti e personale Ata». Senza dimenticare che a quelle assenze si aggiungono quelle per la sospensione di lavoratori e lavoratrici che hanno deciso di non vaccinarsi. Manca personale e trovarlo – in parte è già impiegato proprio a coprire i posti vacanti per sospensione – è davvero difficile. Per garantire il rientro a scuola, quindi, è indispensabile tagliare ore di lezione per assicurare sia la copertura delle cattedre sia la presenza degli operatori in orario scolastico. Pochi insegnanti e bidelli, segreterie in difficoltà e tantissimi studenti assenti. Anche in questo caso a fornire un dato che consenta di scattare una fotografia esaustiva è la dirigente Buonriposi: «In ciascun istituto – lascia parlare i numeri – non rientrerà in aula, causa Covid, un numero di studenti compreso tra i 40 e i 50».
Senza dimenticare la complessità della gestione delle quarantene in base alle norme introdotto dall’ultimo decreto: alle materne, infatti, con un positivo si va in quarantena per 10 giorni mentre alla primaria con un caso si applica la sorveglianza e con 2 si resta a casa 10 giorni. Alle medie e superiori con un caso lezioni in presenza mentre con due Dad per 10 giorni, ma solo per i non vaccinati. Con tre positivi classe a casa per 10 giorni.
