Il medico no-vax arrestato collabora ma non cambia idea. La procura stima fino a 300 Green pass falsi

PISTOIA. Dal 31 dicembre scorso si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di aver effettuato false vaccinazioni antiCovid a decine di pazienti no vax, che grazie a lui – secondo l’accusa – hanno ottenuto illegalmente il green pass. Federico Calvani, 66 anni, medico di famiglia sulla montagna pistoiese, molto conosciuto ed apprezzato da una larga parte dei suoi assistiti, ha ribadito al suo avvocato Stefano Panconesi di voler collaborare in pieno con i magistrati che stanno seguendo l’inchiesta che lo riguarda, i pm Luisa Serranti e Linda Gambassi. E di essere quindi disponibile, per quanto gli sarà possibile, a ricostruire le decine e decine di vaccinazioni che risultano a suo nome nei registri della sanità regionale.

Ma questa disponibilità non nasce da una rivalutazione del suo punto di vista del tutto eterodosso sull’efficacia e l’opportunità dei vaccini anti-Covid. Tutt’altro: Calvani rimane pienamente convinto che non solo i vaccini utilizzati contro il coronavirus siano inefficaci, ma che addirittura rappresentino un possibile pericolo per chi se li fa iniettare. E questo per precise ragioni scientifiche – insiste il dottore – anche se non in linea con le opinioni e la prassi medica dominanti.

«È pronto a continuare la collaborazione con i magistrati – riferisce l’avvocato Panconesi – come del resto ha fatto anche in occasione dell’interrogatorio di garanzia, il 5 gennaio. Ma rimane del tutto convinto della correttezza delle sue posizioni».

Questo non significa che per Federico Calvani questi giorni sotto i riflettori dei media non lascino il segno. «È preoccupato soprattutto – continua l’avvocato Panconesi – per il suo lavoro, che si sta rendendo conto, probabilmente non potrà più tornare a fare come prima. Calvani è un medico vecchio stile, ci tiene molto al rapprto con i suoi pazienti. Non a caso in montagna ci sono molti che gli vogliono bene e gli esprimono fiducia e vicinanza».

Lunedì, intanto, sarà con ogni probabilità fissato il nuovo interrogatorio per il medico no-vax di fronte ai due sostituti procuratori che stanno indagando, Luisa Serranti e Linda Gambassi. La procura, in questa fase, è interessata soprattutto a identificare le altre persone coinvolte nella vicenda. Stima che siano dai cento ai trecento coloro che hanno ottenuto illegalmente il green pass, non essendo stati sottoposti ad alcun vaccino. Ma finora ne sono stati identificati con precisione soltanto 18, indagati – insieme a Calvani – per il reato di falsità ideologica.

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