Gkn, ok dei lavoratori al piano per la reindustrializzazione
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Il collettivo della fabbrica di Campi Bisenzio: una tappa risultato della nostra lotta che avrà senso solo se continuerà la mobilitazione
"Una tappa, risultato della lotta, e che avrà senso solo se continuerà la mobilitazione". Con queste parole Collettivo di fabbrica e Rsu della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) commentano l'esito del referendum tra i lavoratori per la valutazione dell'ipotesi di accordo quadro, sottoscritto al Mise lo scorso 19 gennaio, per la reindustrializzazione dello stabilimento ora QF Spa, da quando cioè il nuovo proprietario, l'imprenditore Francesco Borgomeo ne ha cambiato la denominazione.
Il 98,8% delle lavoratrici e dei lavoratori ha espresso voto favorevole e pertanto la commissione elettorale ha certificato la vittoria del sì. Sui 354 aventi diritto hanno partecipato al voto in 265. I voti validi sono stati 264, di cui 262 a favore, due contrari e un astenuto. L'intesa raggiunta tra azienda, sindacati ed attori istituzionali fissa come punto fermo il passaggio dello stabilimento di Campi Bisenzio al futuro proprietario in continuità occupazionale entro agosto, con il sostegno della Cig ordinaria e per transizione. La soluzione paracadute, nel caso questo non avvenga, è la garanzia di reindustrializzazione da parte dell'attuale società QF. Il cronoprogramma prevede per metà febbraio la comunicazione, da parte di Borgomeo, dei soggetti interessati alla reindustrializzazione.
"Con il nome della nuova azienda, Qf, avevo chiesto ai lavoratori di avere fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze e me l'hanno data", commenta Francesco Borgomeo. "Racconteremo al Paese come ci si rialza, più forti e determinati di prima - aggiunge - E dimostreremo che grazie alla capacità di fare ed alla volontà è possibile realizzare una vera riconversione".
"L'accordo quadro raggiunto al Mise - l'unica cosa che abbiamo firmato da quel 9 luglio, resistendo ad ogni altra ipotesi di accordi sulla mitigazione dei licenziamenti - andrà accompagnato a sua volta da altri accordi in sede aziendale da raggiungere la prossima settimana", spiegano i lavoratori della ex Gkn. "E' un accordo sindacale avanzato in un contesto politico e sociale che ancora non ci soddisfa", puntualizzano, sottolineando che "il processo di reindustrializzazione non è qualcosa che abbiamo voluto, ma qualcosa che subiamo: dentro questo processo, abbiamo messo paletti importanti".
In una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia definiscono il sì all'accordo "un ottimo risultato". E aggiungono: "Adesso, insieme alla Rsu, ci impegneremo perché proprietà e istituzioni rendano concreti gli obiettivi come da cronoprogramma per consentire la ripresa dell'attività e garantire la continuità occupazionale di tutti i lavoratori, compresi quelli degli appalti".
Sinistra Civica Ecologista esorta a "vigilare sul mantenimento degli impegni e dei tempi da parte della proprietà", sottolineando che "sullo sfondo resta il grande tema di come proteggere il nostro sistema produttivo dalle delocalizzazioni selvagge e dalle speculazioni dei fondi internazionali".
Di "risultato straordinario" che "chiude un lungo e difficile percorso e ci permette di aprire una nuova fase" parla Dario Nardella, sindaco di Firenze e della Città Metropolitana. Ora, aggiunge, "mi auguro che il ministro Orlando, con il quale ho parlato ieri, possa aiutarci a ottenere rapidamente le risorse per la cassa integrazione ordinaria, che è la condizione necessaria per avviare poi il percorso di reindustrializzazione".
Per la dem Romina Mura, presidente della commissione Lavoro della Camera, "l'esito positivo della vicenda Gkn dimostra che la mobilitazione sindacale e istituzionale è stata capace di invertire una chiusura che pareva segnata: l'unità e la volontà hanno fatto la differenza" e "dal tavolo per l'automotive aperto la scorsa estate al Mise deve venire una strategia nazionale per la transizione energetica del settore".