PONTEDERA. Tamponi rapidi per il rilevamento del Covid gratis per tagliarsi capelli o barba, o entrambi.
È la decisione presa da Alberto Turchetti, titolare di Virum - Luxury barber club di Pontedera in via Guerrazzi che da venerdì ha scelto questa strada proprio in concomitanza con l’entrata in vigore del decreto del governo in cui si vieta l’ingresso dai parrucchieri a chi non ha il Green pass. «Per entrare nei negozi del nostro settore – dice Turchetti – basta avere l’esito positivo al tampone rapido. E ho deciso di prendere questa decisione per non creare discriminazioni, ma anche aumentare la sicurezza di tutti».
La sua è chiaramente una mossa economica che si basa anche sul fatto che ormai i non vaccinati contro il coronavirus sono la minoranza della popolazione. «Se si tratta di pagarne uno ogni tanto va bene – dice – ma non potrei farlo se i non vaccinati fossero la maggioranza dei cittadini. Credo che, però, servano segnali distensivi in questa situazione. Creare i muri non serve. Certo, cerco di non perdere la clientela. Ma il mio è anche un discorso sociale».
Turchetti dice di aver avuto l’idea proprio il primo giorno d’entrata in vigore del decreto. «Sono stato costretto a dire no a un cliente – racconta – ma mi sono sentito anche fortemente a disagio. E, a quel punto, ho deciso di pagare di tasca mia il tampone rapido». Funziona così: si fa la prenotazione all’attività di via Guerrazzi con qualche giorno d’anticipo rispetto all’appuntamento e si fissa anche il tampone in farmacia che deve essere fatto 48 ore prima di tagliarsi barba o capelli, o entrambi. Ci si presenta da Turchetti con la ricevuta (e ovviamente il risultato che deve essere positivo) e il titolare di Virum rimborsa il prezzo sostenuto dal cliente. «Ho pensato a una convenzione con una farmacia – riprende – per non far tirare fuori i soldi ai clienti e pagare la farmacia. Ma questo lo vedremo».
«Lo faccio per non far gravare sulle spalle delle persone un costo molto alto – riprende il barbiere –. Anche perché, diversamente, è facile che le persone senza vaccino si rivolgano agli abusivi della nostra professione. Con la conseguenza che il virus continui a circolare indisturbato. La sicurezza dei nostri locali è imparagonabile a quella delle abitazioni private e di chi taglia capelli e barbe, ma anche di chi fa il lavoro di estetista senza avere titoli o struttura adeguata come può essere un negozio. È anche per questo che non ritengo questa iniziativa un modo per alimentare il movimento no-vax. Il mio obiettivo è non creare discriminazioni, dare accesso a tutti a un servizio pubblico e garantire la massima sicurezza per chi lavora e per chi ha bisogno della mia attività».
Finora un solo cliente ha usufruito di questa iniziativa che da domani proseguirà con la riapertura di quello che l’imprenditore ha ribattezzato “Luxury barber club” e che si trova a ridosso del centro storico di Pontedera.
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