Trovato l’accordo con l’amministrazione comunale dopo cinque anni di trattative. Ci sarà anche una variazione della viabilità
MONSUMMANO. Il Tiger si ingrandisce e per farlo acquista via Saffi che, a lavori ultimati, diventerà una strada privata. «In questo modo – afferma l’assessore ai Lavori pubblici e alla Viabilità, Arcangelo Crisci – l’azienda potrà mettere in comunicazione le due unità produttive di via Risorgimento e, appunto, di via Saffi, andando così a costituire un unico grande stabilimento, che consentirà standard produttivi ancora maggiori ».
Il percorso che ha portato alla determina 70 del 17 febbraio scorso è stato tuttavia lungo e accidentato. Il gruppo imprenditoriale Bartoli, titolare del marchio Tiger che lavora a stretto contatto con Gucci, aveva sollevato la questione già 5 anni or sono. L’iniziale opposizione dei proprietari delle due unità abitative presenti in via Saffi non aveva però fatto decollare il progetto. «Per sbloccare la situazione – continua l’assessore Arcangelo Crisci – ci è voluta un’alta capacità di mediazione fra le parti condotta dagli uffici comunali. La quadra è stata trovata quando abbiamo proposto ai residenti il nostro progetto di viabilità che, grazie alla costruzione di un piccolo tratto di strada che unirà via fratelli Cairoli con via Bottai, consentirà ai residenti una mobilità se possibile anche più agevole. Questa soluzione è stata possibile anche perché, a suo tempo, era stato lasciato in fondo a via Saffi uno spazio di “adiacenza” che, in quest’occasione, si è rivelato provvidenziale».
La superficie che andrà a essere accatastata a lavori ultimati sarà di 400 mq e il gruppo Bartoli dovrà versare al comune di Monsummano un importo di circa 140.000 euro. «Si tratterà – conclude Arcangelo Cresci – della somma necessaria per realizzare la variazione alla viabilità».
Di grande successo per l’intero comparto della calzatura parla invece Monica Marraccini, assessora al Bilancio e alle Attività produttive. «La presenza del marchio Tiger sul nostro territorio costituisce un autentico motivo di vanto. Aver garantito poi la possibilità di un’espansione alla superficie produttiva dello stabilimento fa capire quanto questa amministrazione sia schierata in prima linea nella difesa del settore calzaturiero e del suo indotto». Malgrado le difficoltà degli ultimi anni, le calzature “made in Monsummano” continuano a marciare a passo spedito, andando in controtendenza alla lieve stagnazione che si avverte a livello nazionale. «Questo è dovuto anche – conclude l’assessora Monica Marracini – alla grande opera di affiancamento che viene condotta dall’amministrazione locale. Noi incoraggiamo in ogni modo i potenziali investitori che, attraverso il protocollo regionale Invest in Tuscany, ci chiedono di poter stabilire a Monsummano le loro linee produttive. Inoltre – conclude – la collaborazione con Confindustria nella creazione di figure professionali di livello, sta portando i suoi frutti. Questo lo dobbiamo anche alla sinergia con alcuni istituti scolastici della Valdinievole, che hanno inserito appositi percorsi di studio proprio per la calzatura. Ed è anche la presenza in loco di maestranze così qualificate che induce colossi come Tiger a restare».