Tragedia sui binari, travolto 35enne di Carrara. Il giallo della dinamica e il dolore del quartiere
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Originario di Genova, aveva da anni una tabaccheria vicino allo stadio
CARRARA. Il campanello d’allarme scatta all’amico e collega, quando non ha più notizie di Manuel da troppo tempo domenica in tarda serata. Parte il tam-tam di chiamate con i genitori e, nella notte tra domenica e ieri, la scoperta di quella terribile tragedia sui binari prima della stazione di Riva Trigoso.
La vittima è Manuel Pronzato, 36 anni ancora da compiere, e originario di Genova. Dal 2016 però conduceva la tabaccheria di viale XX Settembre “Via-vai”, poco prima dello stadio, in direzione monti, per intenderci. E nel capoluogo ligure domenica sera Manuel era dai genitori dove, secondo una prima ricostruzione di quanto successo, si trovava per l’ora cena. A metà serata, dopo aver cenato, torna indietro, a Carrara dove abitava da quasi otto anni, oramai, e dove lavorava e soprattutto dove era conosciuto da tanti attorno al quartiere. Manuel si mette alla guida della sua auto e imbocca l’autostrada da Genova in direzione Carrara. All’altezza di Recco, all’incirca, succede qualcosa: un incidente, non ci sono feriti gravi (sarebbe rimasta coinvolta una donna, ma senza gravi conseguenze). Il giovane però non si sarebbe fermato, proseguendo fino all’uscita di Sestri Levante, secondo gli agenti della polizia ferroviaria e i carabinieri che nelle scorse ore hanno messo in fila le tappe della vicenda. È la tarda serata di domenica, attorno alla mezzanotte, e a quel punto il trentacinquenne sarebbe andato a piedi alla stazione più vicina per poter rientrare in treno a casa, a Carrara; ma lì ecco la scoperta: uno sciopero regionale che forse scombina i suoi piani. Il giovane tabaccaio ligure – sempre secondo le ricostruzione – a quel punto si sarebbe incamminato lungo i binari.
Qui il giallo della dinamica: a 500 metri dalla stazione di Riva Trigoso, l’uomo viene travolto dall’intercity Milano-Siracusa. Un urto che non ha lasciato scampo a Pronzato. Il macchinista avrebbe poi raccontato agli agenti della Polfer di non aver visto nessuno di fronte, nel tentativo di buttarsi, facendo così escludere l’ipotesi dell’estremo gesto e quindi facendo prendere maggior corpo all’ipotesi del tragico incidente con l’uomo sbalzato via dalla forza del passaggio del treno a pochissimi metri. Sul posto arrivano i soccorritori della Croce Rossa, oltre agli agenti della Polfer e della Polstrada e i carabinieri di Sestri Levante.
Attorno al corpo alcune migliaia di euro; probabilmente, questo sempre da una prima ricostruzione di quanto avvenuto, l’incasso della giornata di lavoro che aveva con lui. Dopodiché la salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria; a quanto sembra per l’esame tossicologico e l’alcol test; non dovrebbe essere eseguita invece l’autopsia e al momento non è stata resa nota la data dei funerali. Questa la ricostruzione, da un lato. Dall’altro il dolore di un quartiere. «L’abbiamo saputo poche ore fa, siamo addolorati, Manuel era buono, sorridente e sempre disponibile con tutti»: sono le voci del quartiere l’indomani. Poche parole che si stringono attorno al dolore dei genitori e del collega, amico di Manuel, che lavorava con lui dal 2016 nella tabaccheria. «L’ho saputo stanotte (ieri notte, ndr), non rispondeva al telefono. Come attività stiamo ricevendo tanti messaggi di vicinanza e voglio ringraziare per questo amici e clienti. Com’era Manuel? Che dire, la persona più buona del mondo, era una persona davvero speciale. E non è una frase fatta», ricorda il collega e amico Leonardo Becheri.
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