Addio a Traini, il paladino dei diritti e dell’ambiente aveva 73 anni
La salma è esposta al cimitero di Donoratico. Il funerale sarà celebrato a Bergamo, sua terra d’origine
CASTAGNETO. Si è spento improvvisamente nella notte Claudio Traini, nella sua casa in collina a Castagneto Carducci. Aveva 73 anni. Molto attivo nel comune ha ricoperto varie cariche nell’associazionismo locale, l’ultima, quella che ha segnato anche maggiormente il suo impegno nel territorio, è stata per il Consorzio strade vicinali, di cui è rimasto presidente per diversi anni.
Negli anni Traini ha maturato posizioni attive anche come membro di Legambiente Costa Etrusca, del Presidio Libera di cui è stato tra i soci fondatori, Auser Donoratico e della locale sezione soci Unicoop. In passato è stato nel consigliodi amministrazione di Terre dell’Etruria. Molto presente anche in ambito comunale si è sempre battuto per il decoro e l’ambiente, con particolare attenzione alla viabilità sul territorio. Chi cheha incrociato la strada ne sottolinea la determinazione e un senso civico unico ed esemplare.
In collina portava avanti con la moglie Stefana Bossi un’azienda agricola in cui produceva olio extra vergine di oliva. Appassionato di ciclismo e di viaggi, sovente si dedicava, soprattutto negli ultimi anni in cui aveva ridotto l’impegno lavorativo attivo, a spedizioni in zone meno turistiche, soprattutto in Europa, di cui amava conoscere e approfondire culture e stili di vita.
Traini era arrivato a Castagneto Carducci da Bergamo alla fine degli anni Settanta con l’amico Pier Mario Meletti Cavallari, innamorati dalla bellezza della Toscana, per iniziare una sorta di nuova vita. «Siamo arrivati insieme nel’77 a Grattamacco per dare una svolta nella vita, una scelta considerata un po’strana al tempo – dice Meletti Cavallari – . Stefana, la moglie, lavorava ancora a Bergamo e la mia Paola a scuola. Abbiamo fatto una strada insieme come scout, eravamo amici fin da piccoli. E poi lui si è interessato più all’olio ed io al vino, abbiamo intrapreso strade imprenditoriali diverse ma nel solito territorio in espansione. Abbiamo vissuto insieme gli anni più importanti, eravamo molto ingenui, ma con tanta voglia di fare. Un periodo bello perché eravamo avanguardisti e molto appassionati. Abbiamo condiviso momenti di vita importanti ed indimenticabili».
Negli ultimi anni Claudio si era dedicato anche all’associazionismo locale come l’Auser. «Era socio, faceva parte del direttivo dando un contributo importante, ma prima di tutto era un amico, sempre disponibile – afferma Elio Barsotti presidente Auser Donoratico – . Una di quelle notizie inaspettate e veramente che non vorresti sentire. Lascia un vuoto importante per chi rimane».
«Era vicepresidente del Comitato soci Coop, ci vedevamo tutte le mattine per bere il caffè a Donoratico – ricorda Giuseppe Cassanmagnago – una persona attenta, puntigliosa, non si fermava mai in superficie. Un amico e una persona di cuore. Sono sconvolto, così d’improvviso è difficile».
«Claudio è stata una persona importante per tutto il comune – afferma la sindaca di Castagneto Carducci Sandra Scarpellini – con la sua maniacale attenzione si è dimostrato un grande interlocutore con la capacità di manifestare affetto nel gruppo, lo stesso che ha permesso di instaurare un legame importante di riconoscimento e stima da parte di chi ha collaborato al suo fianco. Sono molto colpita, un uomo con grande attenzione all’ambiente e alla legalità, ma anche all’arte e alla cultura. Lo ricordiamo come una espressione di orgoglio importante per la nostra comunità».
La salma è esposta nella sala del commiato del cimitero di Donoratico dove resterà fino a domani quando sarà trasferita a Bergamo per il funerale e la cremazione. Nelle prossime settimane per volontà della famiglia verrà organizzata a Castagneto un’occasione di ricordo di Claudio Traini.
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