Lavorava all’Aamps. Il dolore dei colleghi: «Una fine assurda». Lascia un figlio
LIVORNO. Un boccone di carne impedisce di respirare. E tutto accade in pochi secondi. Il senso di oppressione, la testa che si sposta, la caduta all’indietro. I soccorritori che provano in ogni modo a salvargli la vita.
I tentativi di rianimazione e le innumerevoli operazioni per rimuovere quel maledetto pezzo di carne. Ma niente. Luca Spinelli è morto così, soffocato. Durante la cena di Pasquetta nella sua casa di via del Corallo, alle Sorgenti.
«È assurdo morire in questo modo. Il mondo è ingiusto». Sono di poche parole i colleghi di Aamps. E al cimitero dei Lupi preferiscono non esternare il loro dolore, chiudendosi nel raccoglimento per la perdita del compagno di tanti turni. Spinelli aveva 54 anni e dal 2014 lavorava con Aamps come addetto alla raccolta dei rifiuti. Lascia la moglie Angela e il figlio Giacomo, distrutti dopo la tragedia avvenuta nella serata di Pasquetta.
Spinelli stava cenando insieme alla moglie. Masticava un hamburger quando un pezzo di carne gli ha ostruito le vie respiratorie. Luca si è mosso all’indietro e sembra che sia caduto. In quel momento in casa c’era anche il figlio e in breve tempo è stato dato l’allarme al 112. In via del Corallo è arrivata prima un’ambulanza della Misericordia di Antignano con l’infermiere a bordo, poi un’ambulanza della Misericordia di via Verdi col medico del 118.
I soccorritori hanno tentato in ogni modo di salvargli la vita, provando a togliergli l’ostruzione dalla gola e rianimandolo. Ma Spinelli non ce l’ha fatta. È morto così, a 54 anni. La salma è stata trasportata al cimitero dei Lupi da un mezzo del servizio di onoranze funebri della Misericordia di via Verdi per poi essere esposto nella camera ardente.
Ed è lì che parenti e amici sono andati. Ieri c’erano i tanti colleghi dell’Aamps, distrutti dal dolore. Spinelli lavorava con loro dal 2014. Prima aveva prestato servizio per la società L’Arca, che per un periodo ha gestito, in appalto, l’attività di spazzamento nel comune di Livorno. I colleghi ricordano Luca come un lavoratore esemplare, estremamente disponibile e dalle grandi qualità umane che riusciva a esternare ogni giorno – anche ai cittadini – durante il servizio di raccolta dei rifiuti.
«Luca era una persona molto gentile – ricorda un collega –. Molto aperta e dedita al lavoro. Aveva una moto e spesso veniva al lavoro con quella. La notizia della sua morte, avvenuta in questo modo, ci ha distrutto».
Anche il sindaco Luca Salvetti, a nome di tutta l’amministrazione comunale, si unisce al cordoglio, abbracciando la moglie Angela e il figlio Giacomo. E attorno alla famiglia si stringe anche il quartiere delle Sorgenti, dove la famiglia vive. Adesso chi vuole dare un ultimo saluto a Luca Spinelli può farlo oggi alle 15. Le onoranze funebri della Misericordia di via Verdi cureranno le esequie al cimitero dei Lupi.
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