Costruzioni e logistica: le 100 aziende più forti di Livorno nell’anno del lockdown. Utili e fatturati

La classifica delle imprese livornesi cresciute maggiormente dal 2019 al 2020. In testa la “Habitat 2010”, poi la Localnet di Stagno: tutti i numeri e i soci

LIVORNO. Costruzioni e compravendita di immobili. Logistica e distribuzione. Ma anche servizi di disinfestazione e onoranze funebri. Appartengono a questi settori alcune delle aziende cresciute di più nell’anno del Covid in base ai dati elaborati dal sito Reportaziende.it, che analizza i bilanci delle maggiori aziende. Il Tirreno ha analizzato i profitti del 2020, raffrontandoli con quelli del 2019, delle principali imprese che hanno sede nei comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia.

In testa c’è Habitat 2010, una società di «costruzioni edili di qualunque specie» fondata nel 1985 e basata in via Grande. Con un profitto di 302.810 euro, nell’anno iniziale della pandemia, ha incrementato i propri utili del 77.742,67%. Un record sul nostro territorio. La società – capitale sociale di 51.200 euro – è controllata da Roberto Cecinini (che è anche presidente), Sandro Gori (consigliere delegato), Daniela Gori, Silvia Magliulo, Francesca Gori, Sara Magliulo e Filippo Gori, mentre hanno quote di usufrutto Pierluigi e Simona Cecinini e Luciana Pantani. Al secondo posto la Localnet di via Umbria, a Stagno, che si occupa di manutenzione e installazione di apparecchiature elettroniche e di telecomunicazioni. L’impresa – 51.750 euro di profitto nel 2020, il 9.500% in più dell’anno precedente e con un fatturato di 933.089 euro – è controllata dall’imprenditore Riccardo Salvadori (per il 26,8%), Vincenzo Becciu (stessa percentuale), Andrea Savi (uguale quota) e Luciano Ceccarini (socio al 20%). A seguire l’Interporto toscano “Amerigo Vespucci” – a destra l’approfondimento con l’intervista al presidente Rocco Guido Nastasi – la Logistica e distribuzione e l’azienda di disinfestazione Bpt di via Leonardo da Vinci – +4.396% di utile, pari a 181.580 euro su un fatturato di 504.680 – di proprietà di Riccardo Pedone e Lisa Taverni. Buon trend anche del settore immobiliare (“Immobiliare La Vigna” cresce del 2.840%, la “Loredo” del 1.863% e la Magenta del 1.106%), mentre nel ramo della produzione artigianale la Graziani – storica cereria di Mauro, Maria, Laura Graziani e Francesca Ricci – cresce del 130% e porta a casa un profitto di 2.160.000 euro.

La produzione di biciclette – come confermato dalle precedenti puntate del Tirreno sugli utili delle aziende livornesi – si conferma al top dai bilanci 2020. Ne è la dimostrazione la performance di “Pepa Italia” di via Grotta delle Fate, l’azienda di Andrea Pelletti e Can Xiang, che registra un profitto di 188.930 euro con un rialzo del 374% rispetto al 2019. Bene anche le spedizioni (Fratelli Bartoli +700% e Famor Italia +345%), le onoranze funebri e i servizi sanitari (Svs gestione e servizi +647% con 1.580.000 di utile), il trasporto marittimo (la Dalmare della famiglia D’Alesio sale del 395% a 2.530.000 di profitto), mentre fra le aziende pubbliche sono positivi i risultati di Aamps (+201%), Casalp (+131%) e Asa (+71%).

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