Grazie alla disponibilità di Regione Toscana e alla protezione civile per la gestione delle emergenze, l’hotel Terme Pellegrini sta registrando il tutto esaurito da mesi: «La legalità dà solo buoni frutti in ogni tipo di circostanza»
MONTECATINI. «Una volta che le emergenze legate al Covid e alla guerra saranno del tutto tramontate, anche gli hotel in amministrazione giudiziaria potranno lanciarsi nel normale mercato turistico». Questa è la previsione di Lorenzo Peroni, amministratore civile della società “Hotel delle Terme”, attualmente in amministrazione giudiziaria per conto del tribunale di Firenze. La società, già braccio operativo dell’Immobiliare Rastelli, sottoposta a sequestro, gestisce il centralissimo Hotel Pellegrini.
«Degli altri hotel controllati – prosegue Lorenzo Peroni – il Medici ha un regolare contratto di affitto con un soggetto terzo. Del President abbiamo lasciato la gestione, restituendo le chiavi al legittimo proprietario. Per ciò che concerne l’hotel Le Fonti, ora è chiuso, dopo aver ospitato per mesi i malati di Covid».
Grazie alla disponibilità offerta alla Regione Toscana e alla protezione civile per la gestione delle emergenze, l’hotel Terme Pellegrini, in particolare sta registrando il tutto esaurito da mesi.
«Una volta subentrati alla gestione precedente – continua Peroni – non abbiamo esitato ad accettare il carico di lavoro scaturito prima dal Covid e in seguito dai conflitti in Afghanistan e in Ucraina. Sono mesi e mesi che lavoriamo continuamente e posso affermare con soddisfazione che siamo in attivo. Registriamo degli utili agendo nella piena legalità, pagando i dipendenti e i fornitori alle scadenze dovute e versando i contributi quando previsto. La gestione giudiziaria, in definitiva è una gestione come qualsiasi altra, ma con l’imperativo morale di agire, anzi di sguazzare nella piena legalità. E questo nell’interesse di tutti. Della collettività in primo luogo ma anche del soggetto sottoposto a sequestro che, un domani, può vedere revocata a suo carico ogni restrizione».
I primi pullman che stanno arrivando in città fanno intravedere quello che potrebbe essere il futuro dell’hotel Le Fonti e dell’hotel Pellegrini.
«La speranza di tutti – puntualizza Lorenzo Peroni – è che la guerra in Ucraina termini al più presto. Quando ogni tipo di criticità sarà finita, sono certo che il nostro modo di fare impresa alberghiera potrà continuare a produrre utili anche affrontando una clientela che non è legata a vicende emergenziali. La legalità dà solo buoni frutti, in ogni tipo di circostanza».
E in questi mesi vi sono stati anche “utili” che non si possono ascrivere a bilancio. «Sono fiero del lavoro che abbiamo svolto – conclude – e che continuiamo a svolgere. Abbiamo dato una prima ospitalità anche a molti minori non accompagnati giunti in Italia direttamente a Lampedusa, e ora ospitati in case famiglia. Il sorriso di quei bambini, che dopo tanto tempo ricevevano delle attenzioni, non ha prezzo. Come non è quantificabile il valore degli abbracci dei profughi ucraini una volta che lasciano il nostro hotel per andare da amici o da parenti disposti a ospitarli. Aver lavorato al servizio della collettività ci ha ripagato di tante fatiche e ci ha fortificato come uomini. Per questo, se un domani dovessimo affrontare il “libero mercato”, ciò non sarebbe per noi fonte di preoccupazione».