«L’inglese e presentarsi bene». I segreti per lavorare sulle navi
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L’incontro organizzato da Il Tirreno e Confindustria al Cappellini di Livorno. «Imparate a compilare bene i curriculum, sono il vostro biglietto da visita»
LIVORNO. Saper parlare correttamente le lingue, soprattutto l’inglese. Saper presentarsi, anche per mezzo di un curriculum che rappresenta un biglietto da visita e quindi riveste una grande importanza. Pochi, ma chiari precetti usciti dalla mattinata di incontri all’Istituto Nautico Cappellini di Livorno, dove è andata in scena la prima tappa livornese del progetto “Filiera e Territorio” organizzato dal Tirreno in collaborazione con Confindustria Livorno e Massa Carrara, e che ha lo scopo di fornire ai ragazzi delle scuole l’orientamento giusto per il post diploma.
E’ stata una mattinata davvero utilissima per far capire ai ragazzi in maniera semplice e lineare quale deve essere l’approccio al mondo del lavoro. Poche indicazioni, ma precise.
Gli studenti seguono i vari interventi con grande attenzione, e alla fine salutano i relatori con un applauso caloroso. Introdotti da Elena Pozzoli, rappresentante di Confindustria, parlano il comandante Enrico Mucci del Gruppo Neri, Erika Pastacaldi di Seatrag, le autostrade del mare, Roberto Murgia e Giorgio Eros Piccini di Basis Group.
A rappresentare la scuola la vice preside Alessandra Sian e le classi quarte e quinte di indirizzo logistico. «Imparare bene l’inglese, un inglese da conversazione, è fondamentale – dice Mucci – vi dovete allenare. Parlare, e comprendere i messaggi.
Ed è uno dei maggiori problemi a bordo delle navi, dove ci sono persone di nazionalità diverse. Bisogna emergere, distinguersi: e lo si fa attraverso la curiosità, non accontentarsi della sufficienza nel lavoro. Il lavoro del navigante è sacrificio.
La nave è una piccola industria, All’inizio sarete spaesati, poi dovrete acquisire più conoscenze possibile. Non bisogna essere bravissimi, ma saper fare un po’ di tutto. Un sacrificio concentrato nei primi anni vi darà possibilità di carriera.
Delle scelte dovete essere sempre sicuri e pronti a difenderle».
Mucci sottolinea l’importanza dei rapporti di lavoro. «Non ci sono rapporti di amicizia, ma regole da rispettare. Regole etiche: quando lavorate per una compagnia voi rappresentate la compagnia. Quindi serve un abbigliamento sempre consono.
L’esperienza è una cosa della quale far tesoro. La logistica è un settore importantissimo, specie in una società di navigazione. Per lavorare bene, dovete essere tarati una settimana avanti. Porvi nel problema che potrebbe venire e studiare soluzione». Stessa lunghezza d’onda per Pastacaldi. «In banchina e a bordo, serve grande attenzione – afferma – rispettare le regole del protocollo di sicurezza è la prima cosa necessaria per evitare incidenti.
Oggi abbiamo sempre a disposizione un attrezzo “infernale”, il cellulare, che spesso distrae dall’attività lavorativa. Non va usato coi mezzi che si muovono, se si è realista o rizzatore».
E prosegue: «La specializzazione è fondamentale. Io ho fatto tanti colloqui. La prima cosa che guardo in un individuo, sono le potenzialità.
Se lo vedo curioso e ambizioso mi faccio idea di quale carriera potrebbe avere. Cercate di essere bravi in qualcosa, specializzati, dovete essere i migliori su quello che fate».
Anche Pastacaldi si sofferma sull’importanza della lingua. «Saper parlare e capire l'inglese è imprescindibile. Le aziende lo danno per scontato, purtroppo in Italia è una carenza importante. All’estero anche professionalità di profilo basso lo parlano correttamente, noi invece siamo molto indietro. Imparatelo bene guardate le serie, cercate di tradurre le canzoni, rendetelo un elemento importante». La forma, spesso decisiva. «A un colloquio di lavoro non ci si può presentare in ciabatte e canottiera. Quando vi presentate all’armatore voi siete l’azienda. Dovete essere una persona professionale. Occorre maturità. Sapersi comportare con i colleghi e i responsabili. Cominciare ad acquisire questi concetti.
Chi esce dalla scuola, ma anche da università, non ha conoscenza di diritto del lavoro. Non conosce la differenza tra i contratti di lavoro». E l’importanza dei curriculum.
«Devono essere corretti in tutte le loro parti, la data di nascita, il numero di telefono, sono punti fondamentali. Possibilmente non stropicciati. Sono il primo biglietto da visita. Magari inserendoci anche hobby e passioni. E non ultima massima attenzione a quello che mettete sui social network. Quelle sono informazioni pubbliche, che possono giocare contro di voi. Anche se siete bravi». Murgia e Piccini chiudono la serie degli interventi parlando dell’azienda per la quale operano. Tanti spunti di riflessione sui quali metabolizzare. Dritte che torneranno utili e che per qualcuno potrebbero davvero fare la differenza. l
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