Gli edifici, novemila metri quadrati, presi da un gruppo di imprenditori locali. Nel progetto dovrebbero trovare posto attività legate alla camperistica e alle cornici
GAMBASSI.È pronta a tornare a nuova vita la sede storica dell’Albor di Badia a Cerreto, frazione di Gambassi Terme, sulla salita dei Capperi. Negli scorsi giorni è iniziata la bonifica delle considerevoli volumetrie dell’azienda di cornici che ha chiuso i battenti anni fa e che ha visto il suo marchio proseguire con altri imprenditori di zona. Una volta terminate le operazioni di bonifica, si aprono le porte della riqualificazione di questi capannoni che permetteranno di inserire all’interno molteplici attività. Sembra così tramontare l’ipotesi di realizzare una area residenziale e spazi verdi a disposizione della collettività. Una operazione che sembra aver trovato il gradimento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Paolo Campinoti, il quale si troverà probabilmente in futuro un immobile tornare a nuova vita. A fine 2021 al terzo tentativo di vendita è stata presentata una offerta, in linea con quanto richiesto per aggiudicarsi l’Albor. Si tratta di una cordata di imprenditori locali i quali hanno concluso questo acquisto che adesso si prepara ad avere una concreta svolta. Così, se da un lato l’azienda Albor va avanti grazie al lavoro della famiglia Cioni nel capannone di Fogneto in via Mazzini, l’immobile, dove venne avviato un pezzo di storia economica di questo territorio, sembra ora avere un futuro maggiormente delineato. Il prezzo di questo immobile è gradualmente sceso nel tempo, toccando una punta di 820mila euro, salvo poi, dopo vari tentativi, scendere intorno ai 420mila euro. Si tratta di 9400 metri quadrati per quanto riguarda gli edifici e 7100 metri quadrati per gli esterni. Il regolamento urbanistico del Comune di Gambassi Terme prevedeva che, gran parte dell’area su cui si trova il complesso immobiliare, assieme ad un altro appezzamento di terreno di proprietà di terzi, rientrasse in un’area di trasformazione residenziale, commerciale, con parcheggi pubblici e area verde. Quest’ultima da realizzare e cedere successivamente all’amministrazione comunale. Si prevedeva di destinare più di 5mila metri quadrati per la parte residenziale, 1. 160 per sfera commerciale, 1. 025 per la sosta e 9. 400 invece come polmone verde. Adesso però questo nuovo corso imprenditoriale potrebbe permettere all’interno di questo sito produttivo di vedere nuove attività: artigianato, magazzino per camperistica e corniciai. Oltre ad una serie di attività con le quali gli attuali imprenditori locali sono in contatto. Sembrano passati tanti anni ma solo 4 anni fa, il 28 febbraio 2018, sventolavano per l’ultima volta davanti a questi cancelli le bandiere dei lavoratori e dei sindacati che protestavano per il concordato richiesto dalla storica proprietà e che interessava 36 lavoratori. Si cercarono soluzioni alternative alla chiusura, sondando il terreno con nuovi imprenditori e garantire così l’attività produttiva. La vicenda si risolse poi positivamente con l’impegno di Luca Cioni, imprenditore certaldese, autore in questi anni di investimenti che hanno permesso di dare continuità aziendale alla stessa Albor, nata nel 1963. Cioni acquisì marchio, macchinari e dipendenti, dando di fatto vita al polo industriale di cornici più grande di tutta la Toscana. Un imprenditore presente in tre comuni e due province.
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