Parco Regio, progetto bocciato: vanno in fumo 700mila euro

Montecatini, Fanucci attacca: «Manca una prospettiva futura della città»

MONTECATINI. Niente fondi per il parco Regio di Montecatini, l'ampia porzione di verde pubblico di viale Verdi, davanti al palazzo comunale.

Il progetto di recupero presentato a marzo non è stato inserito nell'apposita graduatoria ministeriale dei giardini di interesse storico artistico meritevoli di riqualificazione. «Purtroppo - dice l'assessore alla cultura Alessandro Sartoni - taluni bandi che cadono sotto la competenza del ministero dei Beni Culturali non sono famosi per la loro prodigalità. In tutta l'Italia centro settentrionale potevano essere riconosciuti come validi soltanto 106 progetti di ripristino. Un'inerzia, se rapportata alla gran mole di ville, giardini storici e parchi pubblici presenti non solo in Toscana ma in realtà ad esempio come il Veneto o il Piemonte».

Il bando era stato curato nei singoli dettagli e prevedeva il ritorno al disegno originale del giardino attraverso uno studio delle antiche mappature granducali e sabaude conservate negli archivi, l'allestimento di un nuovo sistema di illuminazione che andasse a valorizzare ogni angolo del parco conferendogli maggior sicurezza nelle ore notturne e, infine, un intervento sulle alberature e gli arbusti che, nel tempo, si sono sviluppate al di fuori del loro perimetro originario. «Non abbiamo alcun rimpianto né siamo particolarmente amareggiati - puntualizza l'assessore - gli uffici comunali hanno lavorato esprimendo la loro piena competenza e professionalità. Il contributo di 700.000 euro da noi richiesto avrebbe ridato nuova vita al parco Regio che, tuttavia, non sarà lasciato assolutamente al suo destino. La manutenzione ordinaria continuerà come sempre e, nell'ottica di un suo recupero alla sua forma originaria, potremmo provvedere con nostri progetti».

Se quindi Sartoni non sembra darsi particolarmente pena per uno stop che era comunque un'ipotesi plausibile, non sembra invece pensarla nello stesso modo il consigliere comunale di Italia Viva Edoardo Fanucci. «A parer mio - esordisce il consigliere - la mancanza di una prospettiva futura di città si vede in ogni atto di questa amministrazione, anche in una cosa piuttosto banale come quella di compilare un singolo bando di finanziamento. Il parco Regio è uno dei luoghi identitari della nostra città, non un parchetto di periferia per il quale esprimo comunque rispetto. Il bando andava seguito con un'attenzione maggiore, questo è fuor di dubbio. Del resto, in provincia di Pistoia, al Parco di Pinocchio e al Giardino Garzoni sono stati riconosciuti finanziamenti pari a 4 milioni di euro. Segno evidente che questa progettualità era qualitativamente superiore».

Caustica la reazione di Alessandro Sartoni. «La critica mi sembra del tutto fuori luogo. Le due realtà artistiche presenti a Pescia hanno un'attrattiva e una fama internazionale decisamente superiori a quella del nostro parco. Questa amministrazione segue i bandi del Pnrr e ogni altra possibile fonte di finanziamento con estremo scrupolo e attenzione e la riprova sta negli oltre 8 milioni di euro reperiti in nemmeno 3 anni per varie progettualità, dagli impianti sportivi come il bocciodromo ad altri siti di pubblica utilità».