PONTEDERA. È il primo passo per la costruzione del nuovo pronto soccorso, della terapia intensiva e del blocco operatorio. Un’ala moderna ed efficace che nascerà dalle ceneri del padiglione F che al momento versa invece in gravi condizioni strutturali. Una rivoluzione annunciata per l’ospedale Felice Lotti che inizia con l’affidamento a un’equipe di professionisti in parte di Roma e in parte di Firenze, della stesura del piano di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della palazzina delle emergenze. «Si tratta di un’opera complessiva dal valore di 14,5 milioni – entra nel merito l’ingegnere Stefano Surlinelli, direttore dei servizi tecnici dell’Asl – che sarà divisa in due lotti per gestirne al meglio le procedure e i lavori. Il primo ha un valore di 6, 6 milioni di euro. Prevista la demolizione del padiglione F e la creazione di una parte dedicata alle urgenze. Ci sarà il pronto soccorso al piano terra, la terapia intensiva e le sale operatorie, a salire, negli altri piani».
Ma queste sono le indicazioni di base, quelle generali. Il percorso complessivo però prevede step dettagliati e fasi da stabilire e monitorare con precisione. Ecco che si parte dall’assegnazione del servizio di relazione di un progetto preliminare. Linee guide che concretizzeranno l’idea.
Con il decreto dell’Azienda Toscana Nord Ovest, numero 2047, del 23 giugno, che ne stabilisce, nero su bianco, i criteri e dà il mandato alla società romana di ingegneria Lenzi Consultant, per un importo di poco superiore ai 124mila euro, di assumersi l’impegno di stilare il piano tecnico ed economico.
«Ingegneri, architetti e strutturisti penseranno a un disegno di partenza. Una volta stabilite queste premesse – spiega Surlinelli – avremo bisogno di un altro progetto che ne definisca invece i dettagli finali. Proporremo dunque una gara e il soggetto che se l’aggiudicherà sarà quello che completerà l’iter della creazione di questo nuovo dipartimento».
L’obiettivo è quello di intervenire, ammodernare e riqualificare il complesso di via Roma per ottenere un ospedale sicuro e sostenibile. Polifunzionale, pieno di comfort che sappia rispondere alle necessità degli utenti soprattutto sul fronte delicatissimo della medicina d’urgenza. L’edificio in questione prenderà il posto del padiglione F che sarà abbattuto e ricostruito ex novo, dopo aver definitivamente scartato l’idea originaria di voler realizzare un adeguamento antisismico. Di fatto quella struttura, al centro anche di una querelle tra i rappresentanti cittadini di Fratelli d’Italia che, seppur scambiandola per il pronto soccorso, ne avevano denunciato le brutture e le mancanze e l’Asl, non avrebbe comunque garantito un impiego idoneo nonostante le risistemazioni. Così l’azienda sanitaria scommette su un nuovo dipartimento che unisca tutti gli elementi indispensabili per garantire una migliore assistenza ai pazienti che arrivano in gravi condizioni all’ospedale pontederese. Un’operazione che nei prossimi anni ridisegnerà l’orizzonte del Lotti e ne segnerà il futuro. «La conclusione dei lavori è prevista per il 2026», dice l’ingegnere. E stavolta non è un proposito ma un obbligo perché il rispetto del termine della fabbricazione è determinante per poter usufruire dei finanziamenti. Il percorso tracciato insomma deve scorrere liscio e saper affrontare all’evenienza le insidie di varia natura che potrebbero nascondersi dietro l’angolo. l
