Minuto, finalmente i lavori: affidato il maxi cantiere per il nuovo Alberghiero

MASSA. L’affidamento del maxi cantiere dell’Alberghiero è l’occasione per fare il punto sui lavori che la Provincia ha in programma per l’edilizia scolastica. Ieri pomeriggio Palazzo Ducale ha simbolicamente consegnato le chiavi del cantiere che partirà a breve al Minuto: 10,6 milioni di euro che si è aggiudicato il raggruppamento temporaneo di imprese Sud Montaggi e Edil Co che, per i prossimi 3 anni (ufficialmente 1.080 giorni), si occuperanno della sostanziale messa a nuovo dell’edificio scolastico. Un adeguamento strutturale, mediante un rinforzo in acciaio, per poi procedere all’adeguamento sismico ed impiantistico, compreso l’antincendio. Tutto questo permetterà un restauro del plesso scolastico, in accordo con le direttive della Soprintendenza. Lavori per 3 anni, quindi sarà necessario ospitare gli studenti in altri istituti. Ma niente di nuovo: gli alunni del Minuto sono già da anni abituati agli spostamenti, in ogni caso, per evitare ulteriori disagi, il cantiere procederà per fasi, partendo dalla zona seminterrata.

L’ex convitto, dismesso, consentirà di recuperare spazi scolastici, mentre per gli alloggi degli studenti si proseguirà con le soluzioni adottate fino a questo momento, in attesa – ha detto il presidente Gianni Lorenzetti – che il Comune presenti il progetto del nuovo convitto come concordato 5 anni fa. Gli studenti continueranno ad andare al Toniolo, e la didattica al Minuto proseguirà, compresa quella relativa a sala e cucina.

A lavori conclusi, la scuola potrà dire addio alle criticità. Vero che alcune classi potrebbero ancora essere ospitate in altre sedi; ma solo per il gran numero di iscritti. Problemi, quelli dell’Alberghiero, che il presidente della provincia Gianni Lorenzetti conosce molto bene, visto che le prime proteste che ricevette da neo eletto presidente della Provincia furono proprio sul Minuto. Per questo ieri si è detto «al limite dell’emozionato, perché quando mi insediai – ha spiegato Lorenzetti – il problema più allarmante erano le scuole che cadevano a pezzi. Per me questo cantiere è simbolo della rinascita delle scuole. In questi giorni abbiamo affidato tre interventi che sommati ammontano a 18 milioni di euro. Sono progetti che partono dal 2018, e oggi sono stati consegnati, a fronte di varie difficoltà». Il vicepresidente della Provincia Stefano Alberti ha ricordato il prestigio nazionale dell’alberghiero, nato nel 1962 e le traversie che ha subito: «Spesso si sottovaluta l’importanza di istituzioni come le province. Per questo il mio ringraziamento va proprio a Palazzo ducale, a cominciare dalla sua guida», ovvero Gianni Lorenzetti, «che negli ultimi anni le ha fatto decisamente cambiare passo». Questo perché oltre a quello del Minuto tanti sono i cantieri in procinto di prendere piede. Li ha elencati la responsabile del settore Marina Tongiani: oltre ai 18 milioni di euro per il Minuto, la demolizione e ricostruzione da realizzare in 2 anni dell’istituto Tacca (3,7 milioni di euro) e dello Zaccagna (3,9 milioni). In tutto nelle casse della provincia ci sono 37 milioni di euro per opere scolastiche finanziate dal Pnrr: 2,8 milioni per il liceo Rossi, 4,4 milioni per il liceo Montessori, 500mila euro per il classico di Aulla, 2 milioni per l’istituto Belmisseri di Pontremoli e non ultimo il “nuovo” istituto Barsanti, che da solo conta su 11 milioni di euro. In aggiunta ad altri cantieri in procinto di finanziamento la somma sale a 43 milioni, con la possibilità di toccare quota 47, qualora dovessero essere accolti i progetti per tre palestre. Una volta completati, ha detto Lorenzetti, «alle scuole si potrà pensare tra cinquant’anni. L’importante sarà fare i figlioli», ha chiuso scherzando. Ma scherzi a parte, con questo cantiere l’Alberghiero può finalmente vedere la luce dopo anni di buio. A dirlo è la vicepreside Giovanna Ponzanelli, da 26 anni in servizio al Minuto: «Di traslochi in questi anni ne ho visti parecchi, comprese le extraterritorialità. Per fortuna ho notato anche io nell’ultimo periodo un cambio di passo per tirare fuori la scuola dal suo pantano strutturale. Per dire, ci sono zone chiuse dal 2001, altre da 10 anni. Oggi finalmente vediamo una soluzione definitiva». © RIPRODUZIONE RISERVATA