Con un souvenir per i turisti si riscopre la Pineta di Ponente
VIAREGGIO. Una pineta non è mai solo un bosco alberato, soprattutto se si apre nel ventre di una città. È un salone a cielo aperto dove i bambini giocano e crescono. È un luogo di svago: passeggiando lungo i viali si affidano i pensieri a un genius loci, un’entità soprannaturale che lì dimora e ci accoglie. Ed è anche un posto di lavoro per chi, silenziosamente e con abnegazione, offre ogni giorno un servizio, di ristoro o di intrattenimento, ai frequentatori. C’è chi si è accorto – all’improvviso, sentendosi quasi colpevole di non averci pensato prima – di quanto tutto questo sia prezioso: di come, per esempio, la Pineta di Ponente possa essere un Luogo del Cuore, da cui si sprigiona un’energia “magica” che – se convogliata coralmente – può portare benefici a tutta la comunità. E così Marco Ninci, viareggino e padre da pochi mesi, ha deciso di lanciare un progetto il cui obiettivo è: alzare il velo sui tesori di questo regno verde perché si diradi la nebbia che da tempo lo avvolge e chiunque – residente o vacanziero – possa scoprirne e apprezzarne le bellezze.
Il viaggio
È giovedì 23 giugno, sono le 8,30. Con Francesca e la piccola Blu, Marco comincia il suo viaggio alla scoperta delle attività che animano la Pineta di Ponente. Si dirigono verso viale Capponi, da via Vespucci verso via Marco Polo. «A piedi, con il passeggino, di giostra in chiosco, dal tappeto elastico al trenino». Fanno molte tappe. Si fermano in diverse attività per illustrare la loro idea. Il messaggio è: «Vorremmo coinvolgere tutti in un progetto che si propone di valorizzare e promuovere l’immagine del posto in cui lavorate e in cui ci piace passare il tempo». «Tutta la città e soprattutto i turisti – aggiungono – dovrebbero venire a conoscenza del magico mondo della pineta». Raccolgono grandi entusiasmi. Ma come si fa a raggiungere l’obiettivo?
Il vademecum
Marco e Francesca intendono realizzare una mappa cartacea di tutto ciò che c’è nella pineta: i fantastici chioschini, i luoghi caratteristici – dal laghetto dei cigni all’ex Teatro Estate – le attrazioni, i servizi. «Sono cresciuto a Viareggio – racconta Marco – ma con la mia compagna abbiamo scoperto solo casualmente, per Blu, questo luogo meraviglioso. E quando abbiamo cominciato a cercare su carta e su web informazioni su ciò che la pineta offre, abbiamo trovato poco o nulla». Da qui l’idea per cui chiedono la collaborazione di tutti, frequentatori e amanti della pineta. E in primis, quella degli esercenti che nel mini pianeta verde lavorano: sul modello de La vie en Rock Cento case e una via, che ha coinvolto via Fratti in zona mercato, «ed è stata – dice Marco – una manifestazione che ha fatto parlare di sé, per il suo scopo sociale ma anche per il grande pubblico che ha attratto».
Il pregio
Non sarà una mappa qualunque: sarà un souvenir di pregio – anzi, d’artista – per i turisti e per chiunque la vorrà: ogni singola tappa della strada battuta da Marco e Francesca sarà dipinta a acquerello da una coppia di illustratori professionisti, Sara Pucci e Guido Olivieri, che dipingono insieme dal 2015 – “Disegnata” è la loro firma – le cui opere sono in oltre 250 gallerie in Italia.
Prossime tappe
Giovedì Marco e Francesca hanno consegnato una presentazione-pieghevole del progetto e una lettera firmata dalla presidente dell’Associazione Albergatori di Viareggio Sandra Lupori e da Luca Lippi, presidente dell’Associazione Balneari di Viareggio, che hanno accolto la bella idea. Sono stati consegnati 27 “pieghevoli”, che sono già in ristampa. La coppia è pronta per proseguire il viaggio. Con il passeggino. Chiamatelo esempio di welfare e senso civico o chiamatelo atto d’amore, ma tant’è. © RIPRODUZIONE RISERVATA