Milan-Inter 1-1! Derby maledetto, pareggio e tanti rimpianti
Punti persi, pesantissimi in questa maratona scudetto che non ci lascia mai prendere fiato. Tre gol annullati, tre pali, polemiche e tanta sfortuna, per un pareggio che sa tanto di rimpianti.
Non siamo stati ingiocabili
Le parole di Mkhitaryan al termine del match di Champions erano (e sono ancora) lo specchio dell’entusiasmo e della frizzantezza che i giocatori dell’Inter esprimono in campo, entrambe caratteristiche che da ormai tre derby sembrano mancare. Se è vero, come è vero, che abbiamo giocato meglio degli avversari, non mancano i punti di debolezza, oggi sembrate gigantesche lacune. I rossoneri di Conceicao, arroccati nella loro metà campo per 70 minuti, sono riusciti a farci male con la nostra stessa arma: il contropiede. Molto più sterile l’Inter che, a parte l’ultimo dei tre gol annullato per un fallo senza dubbio discutibile, riesce ad andare in rete solo in fuorigioco.
Disconnessi e sfortunati
Con gli occhi ancora pieni delle valanghe nerazzurre abbattutesi su Monaco e Lecce, c’è stato quasi sconcerto nel vedere un’Inter spenta, poco dinamica, vista così solo 16 partite fa: nell’ultimo derby. Sono mancati i soliti 15 minuti di assedio continuato, è mancata la velocità di pensiero, è sicuramente mancata abilità nella direzione arbitrale, mentre non è assolutamente mancata la sfortuna. Il gol subito in uno dei pochi lampi del Milan, il palo di Bisseck nel nostro momento più alto, il palo di Thuram e dulcis in fundo quello di Dumfries; sempre lo stesso, palo interno destro della porta sotto la Nord; certo è, però, che si poteva fare di più, opaca la nostra presenza nella trequarti avversaria, con una fase offensiva ridimensionata dal “bus” parcheggiato dal Milan.
Gol allo scadere, emozioni e buone notizie
Sorprende tutti Inzaghi ancora una volta, mandando il nuovo acquisto Zalewski in campo con due allenamenti in nerazzurro, a poco dalla fine, nel derby. Sorprende tutti Zalewski con un assist che denota una lucidità sopra la media, di petto da posizione più che invitante per De Vrij. Un gol da “minimo sindacale” per noi, meno di un terzo di ciò che avremmo davvero meritato, sia come punteggio che come reti segnate. Sicuramente una rete che ci ha liberati da un po’ di frustrazioni nel suo complesso, arrivato agli sgoccioli della partita e che addolcisce un po’ la pillola amara del perdere due punti mentre ti affacci ad un altro sprint- tra Champions e campionato- che non ci permetterà di rifiatare ancora. Ora testa al doppio confronto con la Fiorentina -prima nel recupero di giovedì e nuovamente domenica- sperando di vedere un’Inter più cinica e soprattutto più fortunata, salvo ingiustizie arbitrali.