Allerta della Regione, il San Matteo si prepara per la terza ondata
Pavia, preoccupano la crescita dell’indice Rt e gli effetti dell’allentamento natalizio delle restrizioni. Il policlinico pronto a potenziare la terapia intensiva e a portare a 200 i posti letto Covid
PAVIA. Il piano non è mai rientrato nel cassetto. È sempre stato, e lo è ancora, sulla scrivania del direttore generale del San Matteo Carlo Nicora. Un piano pronto a scattare se l’asticella dell’allarme Covid dovesse superare il livello di guardia. E il momento sembra stia per arrivare. Nel corso dell’ultima riunione dell’Unità di crisi tenuta in policlinico, è giunta una raccomandazione da Regione Lombardia, per certi versi attesa.
L’allerta regionale
«Oltre a sottolineare l’importanza di vaccinare presto e bene, ci è stato comunicato che a livello regionale si sta osservando un andamento dell’indice Rt preoccupante, che preannuncia una probabile terza ondata di contagi – spiega Nicora –. Quindi, anche dalla Regione, è arrivato il suggerimento di tenersi pronti perchè la terza ondata Covid è in arrivo. Conseguenza diretta delle festività natalizie, che potrebbe riversarsi presto sugli ospedali. Noi questo scenario ce lo aspettiamo fra una settimana-dieci giorni al massimo. E siamo pronti ad affrontarlo».
Il piano del San Matteo
È una lotta continua, quella che il San Matteo combatte contro il Coronavirus, a fasi alterne, dal febbraio scorso. Una lotta fatta anche di spazi da ritagliare in una struttura ospedaliera che ha comunque 500 malati acuti da curare, persone che hanno altre patologie, operate o in riabilitazione. In questa fase, in ripresa dopo il calo prodotto dal lockdown che ha portato benefici per un breve intervallo prima del 26 dicembre, in policlinico i ricoveri sono saliti a 130, e comunque sempre oltre un centinaio in meno rispetto a novembre. Ora i reparti occupati dai Covid sono solo Malattie infettive e un settore di Pneumologia. Ma il piano che Nicora ha sulla scrivania è in grado di riproporre, se i ricoverati dovessero tornare oltre i 200, modifiche in corsa all’assetto delle divisioni in grado di ospitarli.
La mappa dei reparti Covid
La mappa dei reparti da destinare ai malati di Coronavirus la illustra lo stesso Nicora, riallacciandosi a ciò che è stato fatto nel corso della prima ondata Covid-19. «Come avevamo fatto dal 21 febbraio, iniziando con il riservare 5 posti letto in Rianimazione ai contagiati in gravi condizioni, e in questo eravamo stati i primi in tutta la Regione, siamo in grado, ora che di pazienti gravi ne abbiamo 31, di aumentare i posti letto fino a 60 – spiega il direttore generale del policlinico di Pavia –. Quanto, invece, alla degenza Covid ordinaria, il piano prevede che ai malati siano riservati, oltre ai tre piani di Malattie infettive (70 posti letto, di cui una decina di Terapia sub intensiva), man mano che i pazienti aumentano, spazi all’interno dei tre settori di Pneumologia (38 posti letto), ma anche a Medicina, reparto in cui c’è una disponibilità fino a 70 letti Covid».
Se non bastasse, com’è stato fatto nel marzo scorso, il policlinico di Pavia può dedicare ai contagiati anche Ortopedia, dove sono stati allestiti 11 posti di Rianimazione con la possibilità di averne altri 19. L’ultimo pezzo di policlinico tolto alla degenza “ordinaria” per essere dedicato ai malati Covid-19, a marzo era stata Cardiochirurgia, che nella palazzina dei Reparti speciali aveva ospitato 20 contagiati. La stessa strada è possibile ripercorrerla anche nelle prossime settimane. —