Speranza conferma: «Da lunedì Lombardia zona bianca»
Spariranno il coprifuoco e le limitazioni all’esterno dei ristoranti, ma resterà il divieto sulle feste
«Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Puglia. Lombardia e PA Trento andranno in zona bianca, firmerò un'ordinanza. Siamo nella direzione giusta e nel verso giusto. Abbiamo ormai incidenza di 26 casi e ciò ci colloca come secondo miglior paese dell'Ue». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla conferenza stampa di aggiornamento sulla campagna vaccinale.
Lo aveva anticipato giovedì anche il presidente della Regione Lombardia, guardando ai dati di diffusione del virus e alla situazione degli ospedali. «Lunedì la Lombardia sarà in zona bianca», parola del presidente della Regione Attilio Fontana, che ha motivato così la previsione: «Anche questa settimana i dati in Regione Lombardia sono da zona bianca. L’indice di incidenza è di 23 su 100mila, è la terza settimana che vengono confermati buoni dati di questo tipo».
COME CAMBIANO LE REGOLE
Entrare in zona bianca, per la Lombardia, significherebbe allargare di molto le maglie delle regole anti-pandemia. Vediamole. Innanzitutto viene abolito il coprifuoco (ora è dalle 24 alle 5); le feste però rimangono vietate, e sono limitate anche le possibilità di organizzare feste nei locali pubblici, dove bisogna rispettare le regole imposte a ristoranti e bar. Inoltre: le piscine al chiuso in zona bianca sono aperte, ma è consigliato non usare le docce, e in vasca devono esserci 7 metri quadri d’acqua per ogni nuotatore; riaprono parchi tematici e parchi divertimento, come pure sale giochi e sale scommesse. Anche in zona bianca ci sono comunque limitazioni. È consentito andare da parenti e amici in sei persone, oltre ai figli minori, non di più; per quanto riguarda bar e ristoranti, all’aperto non ci sono limiti, tranne il distanziamento di un metro tra i tavoli, mentre al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo al massimo sei persone. Se si tratta di due nuclei familiari si può stare allo stesso tavolo anche in più di sei.
Per quanto riguarda, poi, cerimonie e i banchetti, sono consentiti i banchetti dopo le cerimonie civili e religiose: matrimoni, comunioni, cresime. Tutti gli invitati devono però dimostrare di avere il green pass. Si tratta della certificazione verde che viene rilasciata se si è vaccinati, oppure guariti, o ancora se si ha un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Chi è vaccinato con la prima dose può utilizzare la certificazione 15 giorni dopo l’inoculazione. Per i banchetti si possono organizzare i buffet soltanto se il servizio è affidato al personale oppure self service se il cibo è in porzioni monodose. Durante i festeggiamenti è consentita la presenza dei gruppi musicali, ma con il distanziamento. Si può ballare, però mantenendo 2 metri di distanza.
«Ma non è un liberi tutti»
Tornando a Fontana, dopo aver lanciato la previsione per lunedì, aggiunge: «Se sarà zona bianca lo dobbiamo anche alla partecipazione di tutte le persone che si sono sottoposte alla vaccinazione». Mentre la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, invita alla cautela: «Il ritorno alla completa normalità di tutte le attività – sottolinea – senza restrizioni, fatta eccezione per le discoteche, e il venir meno del coprifuoco serale non significa un “liberi tutti”». «Questo risultato da tanto atteso e auspicato – ricorda Moratti – è da attribuire al forte impulso avuto dalla campagna vaccinale, che ha toccato quota 7 milioni di somministrazioni. Ma soprattutto allo straordinario senso civico dei lombardi, che hanno rispettato regole e protocolli». «Per questo – conclude – ribadisco l'appello alla responsabilità di ognuno, nonostante il miglioramento della situazione e il progressivo aumento della popolazione vaccinata».