A Vigevano la prima volta di Tozzi “acustico”: «Sarà come sentire la nascita di una canzone»
![A Vigevano la prima volta di Tozzi “acustico”: «Sarà come sentire la nascita di una canzone»](https://laprovinciapavese.gelocal.it/image/contentid/policy:1.40472523:1625668572/OBJ117654589_1.jpg)
«Songs racchiude brani meravigliosi, per dare un senso ritmico mi farò aiutare dalle percussioni, da un violino e da un sax»
Sarà come tornare indietro nel tempo, al 1979, e ascoltare Umberto Tozzi che alla chitarra compone i primi accordi di Gloria. Venerdì sera alle 21 il cantautore da 80 milioni di copie di dischi venduti apre la rassegna musicale al castello Sforzesco di Vigevano con uno show completamente acustico. Songs, è il titolo del live, proporrà i suoi più grandi successi e alcune canzoni che non sono mai state eseguite in concerto. «Un concerto intimo, come un fermo immagine del momento in cui le canzoni nascono» dice Umberto Tozzi.
Venerdì si spezzerà il maleficio di un anno senza palco e senza eventi dal vivo.
«Per noi che facciamo musica è stato un periodaccio. Noi siamo abituati a salire sul palco, la nostra adrenalina viene da lì, dal contatto con il pubblico. L’assenza così lunga è stata drammatica ma il piacere di poter tornare a esibirsi, seppur con un pubblico ridotto, è un’emozione grandissima».
Quest’estate a Vigevano la staffetta è con grandi nomi, De Gregori, Mannoia, Venditti, Nannini. Una generazione che regge ancora benissimo il confronto con i giovani emergenti.
«C’è da dire che siamo cresciuti tutti in un’epoca storica irripetibile, in cui bisognava saperla fare la musica. Oggi i giovani si confrontano con il computer. Hanno bisogno di grandi concerti, suoni, luci e casino. A noi possono bastare un pianoforte o una chitarra».
E in effetti sarà un po’ così venerdì sera.
«L’idea del concerto acustico è nata dal bisogno di tornare a suonare prima possibile, anche davanti a 50 persone. Riaccendere quel pizzico di fiducia nel futuro. Ho la fortuna di avere un repertorio per il quale bastano un pianoforte o una chitarra. Del resto le canzoni nascevano così, in casa, in garage, poi si andava in studio per perfezionare la sonorità».
Dunque sarà un concerto intimo.
«Un concerto a mio parere sorprendente. Per dare un senso ritmico mi farò aiutare dalle percussioni, da un violino e da un sax. Songs racchiude canzoni meravigliose fatte in acustico, ho rispolverato un sacco di brani che altrimenti forse non avrei proposto.
Ad esempio?
«Brani come Fermati allo stop, Gabbie, Un fiume dentro il mare...».
Due evergreen come Gloria e Ti amo invece sono state scelte come colonne sonore di film.
«Gloria compare nel film di Scorsese The wolf of Wall Street, Ti amo nella Casa di carta. Che dire? Lo racchiudo in una parola sola: fortuna. Nel nostro ambiente non basta il talento. Hanno scelto le mie canzoni senza che lo sapessi. Del resto con mi sarei neppure immaginato, negli anni Ottanta, che un mio brano potesse essere tradotto in inglese e avere un tale successo».
Per Gloria lei culla anche un altro sogno: un musical.
«Si, ma in questo momento ci vorrebbe un pazzo che abbia voglia di investire in un musica. Prima che si possa tornare alla normalità temo che ci vorrà molto tempo».
Lei vive a Montecarlo.
«Ormai sono 30 anni. E’ un luogo di grandi incontri, a volte inaspettati. Una volta a una festa mi sono trovato accanto a Roger Moore, per dire. Succede spesso di essere invitati a party o feste private e incappare in persone che mai avresti pensato di incrociare nella vita. E’ uno dei grandi vantaggi del vivere qui».
L’hanno voluta al loro matrimonio anche Alberto di Monaco e Charlene.
«Charlene ha voluto che cantassi Ti amo. Così ho avuto il privilegio di essere invitato alle nozze reali pur non essendo una testa coronata. Siamo conoscenti ormai da molti anni, ci siamo visti spesso. Sono persone stupende, Monaco del resto è una grande famiglia».