Il 118 di Pavia coprirà anche il sud Milano: la sala operativa si trasferisce a Giussago
Trasloco dal S. Matteo in attesa di una nuova struttura al Dea. Sede presa in affitto nel centro intitolato a Giulio Natta
La sala operativa del 118 di Pavia traslocherà - per almeno 4 anni - dalla struttura del Dea a Giussago, nell’Innovation center Giulio Natta. Il motivo è l’accresciuta mole di lavoro a carico della struttura e, quindi, la necessità di una sistemazione adeguata in attesa che il San Matteo allestisca una postazione idonea alle nuove esigenze.
SPAZI INADEGUATI
«La situazione degli ultimi mesi – spiega Alberto Zoli, direttore generale dell’Areu, azienda regionale emergenza e urgenza – ha reso necessario un ampliamento considerevole degli spazi e delle attrezzature. Pavia è la sala operativa della Pianura, alla quale, cioè, fanno riferimento oltre a Pavia anche i territori di Lodi, Cremona e Mantova. Non potendo ricavare subito nuovi spazi nel Dea abbiamo pubblicato una manifestazione di interesse alla quale ha risposto una società di Giussago dalla quale affitteremo gli spazi per il tempo necessario a tornare all’interno del San Matteo».
La società con la quale Areu stipulerà un contratto di affitto è la Neorurale Hub Srl, sempre del gruppo Natta e i locali per la nuova centrale si trovano a Giussago.
La sala operativa di Pavia (Soreu è la sigla) sta vedendo ampliarsi e di molto il suo bacino. A Pavia, Lodi, Mantova e Cremona, per un totale di 1.650.000 abitanti, ora si sta aggiungendo anche il sud milanese, che porterà un altro milione di residenti a fare riferimento a Pavia. Questo perché Milano manterrà la competenza sull’area strettamente metropolitana, mentre parte dell’area più a Nord, e della pianura, a Sud, verranno suddivise tra altre sale operative.
Il responsabile della Soreu di Pavia, Fabrizio Canevari, dice: «La pianta organica prevede una cinquantina di operatori tecnici, 30 infermieri e 12 medici. Attualmente in sala operativa abbiamo 15 postazioni con l’impegno di 12 persone per ciascun turno. L’incremento dell’attività richiederà l’utilizzo di più personale e, di conseguenza, la necessità di spazi più ampi». Attualmente, la sala operativa si trova nel piano interrato della torre Dea, accanto al pronto soccorso.
trasloco «leggero»
Lo spostamento da Pavia a Giussago non dovrebbe richiedere un grosso sforzo dal punto di vista delle attrezzature. «Attualmente – prosegue Canevari – tutto il sistema informatico e telefonico si trova in due “data farm” (locali che ospitano dei server, cioè dei “supercomputer” - ndr) regionali. Quindi si tratterà di spostare gli arredi, i computer i telefoni collegandoli alla linea».
La sala operativa, per chiarire, è quella che riceve le chiamate dal numero unico di emergenza lombarda, il 112. Gli operatori dovranno andare a lavorare a Giussago, ma i mezzi di soccorso e gli equipaggi, tra medici e infermieri, resteranno sul territorio. Ovviamente non si tratta di un puro e semplice “centralino” poiché gli operatori che ricevono le richieste di soccorso devono essere in grado di valutarne la gravità, di fornire le prime indicazioni e di allertare al più presto l’equipaggio più vicino al luogo dell’evento, seguendone poi l’evoluzione.
Alessandro Venturi, presidente della fondazione San Matteo, assicura che il trasloco da Pavia a Giussago è solo temporaneo, anche se destinato a durare parecchio.
nuova struttura
«Credo che ci vorranno 4 o 5 anni – dice Venturi – per realizzare la struttura che, in futuro, ospiterà la centrale operativa di Areu». Parole confermate dal direttore generale, Carlo Nicora: «C’è un progetto di riqualificazione che sarà definito entro l’anno e in tale contesto decideremo la sistemazione della nuova sala operativa. Areu ci ha chiesto almeno 1.500 metri quadrati, di qui la necessità del trasloco temporaneo».