Migranti, l’appello della nave ResQ People: “A bordo 166 persone e 12 minori, dateci subito un porto sicuro”

Gherardo Colombo e Luciano Scalettari, presidente onorario e presidente della onlus che opera nel Mediterraneo: «Per noi vale la legge del mare, che impone di salvare chi è in difficoltà»

«Ci appelliamo con fiducia alle autorità nazionali  e europee perché venga subito indicato un porto sicuro per la nostra nave, la ResQ People. Abbiamo a bordo 166 persone tra cui 12 minori compresi bambini sotto i 5 anni e uno di 9 mesi». Questo l’appello di Gherardo Colombo e Luciano Scalettari, rispettivamente Presidente Onorario e Presidente di ResQ – People Saving People, in aiuto dei migranti raccolti dalla Ong in questi giorni durante diverse operazioni nel Mar Mediterraneo.

«ResQ è nata per dare aiuto alle persone in difficoltà in mare», prosegue il comunicato. «Non chiediamo e non chiederemo a nessuno da dove viene e dove vuole andare. Per noi vale la legge del mare che impone di salvare le vite umane in difficoltà. Ci appelliamo con fiducia perché queste persone possano essere messe in sicurezza al più  presto perché hanno bisogno di immediato conforto. Confidiamo che questo nostro appello venga accolto senza indugi e senza rimpalli»

«Ci commuoviamo per le vittime delle violenze in Afganistan, non giriamoci dall’altra parte quando le persone fuggono da guerre e fame. Stiamo parlando di vite umane. E per noi ogni vita è preziosa e insostituibile», concludono Colombo e Scalettari.

A bordo della nave della neonata Ong italiana anche Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency scomparso pochi giorni fa.