«Il mio Capodanno sotto le bombe russe per portare un sorriso ai bimbi ucraini»
CONFIENZA. Ha trascorso la notte di Capodanno e i primi giorni di questo 2024 in Ucraina, per fare volontariato con un altra quindicina di giovani lombardi dei Leo Club, i giovani dei Lions. Umberto Arrisio, 27enne assicuratore di Confienza, è stato prima a Mykolaiv, vicino al Donbass, in una casa famiglia per bambini. In questi giorni invece è ad Odessa, in Crimea e a breve rientrerà in Italia. «È stato un Capodanno ed un inizio di 2024 sotto le bombe - spiegava ieri Arrisio -. Noi volontari dei Leo Club, i giovani dei Lions, ci troviamo in posti sicuri lontani dagli obiettivi strategici».
Il racconto
Arrisio rappresenta nella missione umanitaria in Ucraina, insieme ad un’altra quindicina di giovani, i Leo Club delle province di Pavia, Piacenza, Lodi e Cremona. Il 26enne è insieme ad altri volontari, sempre dell’organizzazione giovanile dei Lions, che sono partiti per l’Ucraina il giorno di Santo Stefano.
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«Un viaggio attraverso l’Europa con un van carico di aiuti: giochi, vestiti, ma anche cibo - spiega Arrisio -. La prima tappa è stata a Mykolaiv, dove abbiamo passato nella casa famiglia anche la notte di Capodanno. La vita sembra scorrere normale. Sembra è la parola giusta, perché le sirene continuano a suonare. I ragazzi non vanno a scuola, gli istituti sono chiusi. C’è stata una recita di Natale: c’erano solo due uomini, il cappellano ed un soldato congedato. Tutti gli altri uomini o sono al fronte o lontani per attività vitali per lo Stato ucraino. Per noi far sorridere per qualche momento qui bambini è stato importante, lo scopo della nostra missione».
Dopo il supporto, morale e materiale nella casa famiglia, i giovani dei Leo Club sono andati ad Odessa. Anche qui c’è in corso un progetto dei Leo Club e degli adulti dei Lions: ovvero la ricostruzione dei tetti della città. Arrisio ha portato i soldi raccolti sia del Leo Club Biraga di Confienza,Robbio e Mede. Ma anche dai Lions club Mortara-Mede Host, Lions club Mortara Silvabella, Lions club Lomellina Host e Lions club Robbio. «Siamo in contatto con un sacerdote cattolico ucraino, padre Vitaly, anche per portare avanti il progetto di ricostruzione dei tetti di Odessa - aggiunge Arrisio -. I bombardamenti sul porto della città in questi ultimi giorni sono stati intensi, le sirene hanno suonato di continuo. Noi siamo in città, ma non vicini alla zona bombardata dai russi. Sicuramente la situazione, per quanto gli ucraini cerchino di vivere normalmente, è ancora estremamente complicata. Le nostre missioni erano già state altre volte in queste terre portando aiuti e denaro : ma il supporto al popolo ucraino serve ancora.Per noi giovani lombardi dei Leo Club venire qui è stata una piccola rinuncia, magari ad una festa di Capodanno. Ma passare questi giorni in Ucraina è stato significativo, anche per capire quanto è importante la pace per noi che viviamo in Italia e nel resto d’Europa».—