Maltempo di ottobre, chiesto lo stato di calamità naturale
BAGNARIA. Il torrente Staffora che faceva paura, altri corsi d’acqua esondati, strade impraticabili per la caduta di massi o pietrame, anche l’agricoltura dell’alta Valle Staffora, come i frutteti, danneggiata dalla pioggia e in alcuni casi dalla grandine. Due giorni di maltempo arrivato dal sud, dalla Liguria, che – appunto il 30 e il 31 ottobre dello scorso anno – aveva colpito le zone di Santa Margherita di Staffora, di Bagnaria e Val di Nizza. Ieri la Regione ha certificato il danno complessivo in 1,4 milioni e ha chiesto interventi di ristoro per «l’eccezionalità dell’evento»: quindi, lo stato di calamità naturale.
«Le eccezionali piogge che hanno colpito soprattutto l'alta Valle Staffora - ha commentato ieri l'assessore Alessandro Beduschi - hanno causato frane e smottamenti alle strade interpoderali, o alle infrastrutture a servizio delle attività agricole come fossi e canali di scolo, causando ingenti danni nei territori dei comuni di Bagnaria, Santa Margherita Staffora e Val di Nizza».
Sulla base dei danni segnalati agli uffici regionali di Pavia – segnala una nota della Regione – «ricorrono le condizioni per giustificare la richiesta al Ministero del decreto di dichiarazione dell'esistenza del carattere di eccezionalità dell'evento, per la compensazione dei danni alle infrastrutture connesse all'attività agricola, come previsto dal Decreto Legislativo 102/04».
«I danni - prosegue l'assessore Beduschi - diffusi su un'area molto estesa, con un territorio di difficile accesso hanno richiesto un tempo maggiore del previsto per completare sopralluoghi e rendicontazione e per questo, come previsto dalla legge, ci siamo avvalsi di una proroga di 30 giorni per concludere l'iter». «L'auspicio - conclude Beduschi - è che la nostra richiesta possa essere accolta dal governo».
«A seguito dell’evento alluvionale del 30 e il 31 ottobre dello scorso anno - sottolinea il sindaco di Bagnaria, Mattia Franza - che ha colpito la zona dell’alta Valle Staffora, abbiamo segnalato agli uffici di Regione Lombardia i danni derivati dalle piogge che hanno provocato a varie tipologie di infrastrutture causando in particolare frane e smottamenti a strade interpoderali, a fossi e canali di scolo a servizio dell’attività agricola. A Bagnaria inoltre - continua Franza - la piena dello Staffora aveva strappato anche un tratto di argine proprio a ridosso del ponte che grazie al tempestivo intervento di Regione si sta mettendo in sicurezza. Ringraziamo Regione per aver accolto le nostre richieste per chiedere al Ministero il riconoscimento del finanziamento che sarà più che mai necessario - conclude il sindaco di Bagnaria - per risanare le strada devastate dalle piogge che sono un punto di riferimento per i numerosi agricoltori che le utilizzano per raggiungere i terreni coltivati».
(ha collaborato Alessandro Disperati) —